Crotone e Palermo sperano dopo le richieste della Procura federale. ? fondamentale capire se le sanzioni verranno applicate nel campionato appena concluso o in quello che deve iniziare
Quindici punti di penalizzazione nell'ultima Serie A e quindi retrocessione in Serie B per il Chievo; due punti di penalizzazione nell'ultima Serie B (e quindi mancata promozione diretta in A) o 6 nella prossima Serie A per il Parma. Ieri ¨¨ stata una giornata chiave nei due processi sportivi pi¨´ caldi dell'estate, con le richieste della Procura federale. Se fossero accolte, la Serie A 2018-19 sarebbe rivoluzionata: Crotone e Palermo ci sperano, Chievo e Parma tremano. Tra venerd¨¬ 20 e marted¨¬ 24 luglio sono attese le sentenze. Ecco le due situazioni.
Luca Campedelli, numero uno del CHievo. LaPresse
chievo —
Mai visto un Luca Campedelli cos¨¬ teso e preoccupato. Le certezze del presidente-padre del Chievo sono venute meno quando sono volate via come palloncini le due eccezioni con cui i legali del club veronese hanno chiesto l'improcedibilit¨¤ del processo a suo carico, un presunto mancato rispetto dei termini concessi alla difesa e una presunta indisponibilit¨¤ della Procura ad accogliere le due richieste di audizione avanzate in fase istruttoria da Campedelli. La prima eccezione si ¨¨ infranta contro l'abbreviazione dei termini, regolarmente disposta, che ha dimezzato da 20 a 10 i giorni concessi alle difese. La seconda ha avuto medesimo esito, per – ironia della sorte – il motivo opposto: la richiesta di audizione di Campedelli ¨¨ arrivata oltre i termini, motivo per cui la Procura l'ha ignorata. L'udienza di primo grado si ¨¨ consumata, sono stati ammessi in giudizio il Crotone e l'Entella, che ora ha due strade per provare a rincorrere la B (gioved¨¬ c'¨¨ l'appello del processo al Foggia). Il procuratore Giuseppe Pecoraro lo aveva fatto intendere alla vigilia: ci andr¨° gi¨´ pesante. Cos¨¬ ¨¨ stato. Quindici punti di penalizzazione chiesti per Chievo e Cesena, 5 per ogni stagione sportiva "alterata" dalle reciproche plusvalenze fittizie. Tre anni di squalifica per Luca Campedelli (mentre tutti i dirigenti dell'ormai defunto Cesena hanno chiesto il patteggiamento), il dominus di un sistema che – secondo le tesi accusatorie, ieri illustrate dalla sostituta Serenella Rossano – gonfiava i cartellini di illustri sconosciuti per aumentare la consistenza patrimoniale dei club e rientrare, in questo modo, nei parametri imposti dalla Covisoc per il rilascio delle licenze nazionali. Un teorema che i legali del Chievo ieri hanno provato a smontare, con l'ausilio di una perizia firmata dal professore emerito e gi¨¤ rettore dell'Universit¨¤ Bocconi Angelo Provasoli, in cui si imputano alla Procura errori di valutazione sui valori dei cartellini dei giocatori e rettifiche sul patrimonio netto del Chievo sovrastimate per almeno una trentina di milioni.
Emanuele Calai¨°, attaccante del Parma. Getty
parma —
Per la prima volta, nel lessico e nei meccanismi del processo sportivo sbarca la richiesta "subordinata". Accade al termine della requisitoria d'accusa, quando il sostituto procuratore Gioacchino Tornatore chiede ai giudici del Tribunale federale nazionale di irrogare per il Parma la sanzione di due punti di penalizzazione da scontare nel campionato 2017-18 o, in "via subordinata", sei punti nella prossima stagione. L¨¤ per l¨¤, la duplice richiesta della Procura suscita qualche perplessit¨¤, se non altro per la sorpresa. Poi, si capisce qual ¨¨ il motivo comprensibile di una scelta su cui il Procuratore Pecoraro si ¨¨ confrontato a lungo con la sua squadra. Facilitare l'emissione di una sentenza di colpevolezza, anche se di fatto meno afflittiva, ma che mantenga intatto il monito che i pm sportivi voglio dare al mondo del calcio: certe cose non si fanno, nemmeno per leggerezza. Perch¨¦ sul fatto che Emanuele Calai¨° fosse serio e sapesse benissimo dove andare a parare la Procura ¨¨ certa. ?Ehi pippein non fare il cazzein, mi raccomando venerd¨¬?: stava scherzando? Voleva proteggere l'incolumit¨¤ delle sue gambe e il prosieguo della sua carriera? Le tesi sostenute dal legale del giocatore, l'avvocato Paolo Rodella. La Procura non ci crede e infatti la sanzione chiesta per il giocatore ¨¨ pesantissima, quattro anni di squalifica e 50mila euro di ammenda. Lui si ribella, amareggiato e preoccupato. "Mai avrei pensato di dover comparire in tribunale a 36 anni, dopo venti di onesta carriera. Sono dispiaciuto, il mio nome sbattuto sui giornali, trattato come un criminale. Ma mi sono sempre comportato bene, dovunque sia andato, anche a Spezia. Chiedete a loro".
Alessandro Catapano
© RIPRODUZIONE RISERVATA