I giallorossi in vantaggio di due reti, si fanno rimontare dalla squadra di D'Anna e rischiano anche di perdere al 95'
La delusione della Roma. Lapresse
Niente luce, la Roma resta dentro il tunnel buio in cui ¨¨ da inizio stagione pareggiando in casa (2-2) anche contro l'ultima della classe, il Chievo. E alla fine i giallorossi devono ringraziare anche Olsen, che a 15 secondi dalla fine del recupero piazza un autentico miracolo su Giaccherini senza il quale il tonfo giallorosso sarebbe state anche pi¨´ fragoroso. Cos¨¬ al doppio vantaggio iniziale di El Shaarawy e Cristante nella ripresa hanno risposto le reti di Birsa e Stepinski. Ma l'impressione ¨¨ che la Roma sia durata poco pi¨´ di mezzora, poi il nulla o quasi. E ad approfittarne ¨¨ stato un Chievo che alla fine esce dall'Olimpico con un punto meritato probabilmente insperato. Per annullare quel -3 inflitto dalla Procura sono questi i risultati che possono aiutare a fare la differenza.
strappo in avanti —
Di Francesco sceglie Nzonzi in regia e concede un turno di riposo a Fazio, dando spazio a Juan Jesus. D'Anna, invece, conferma le previsioni della vigilia e cerca di mettere equilibrio ad una squadra in difficolt¨¤. Con un caldo asfissiante, i ritmi non possono essere incessanti, ma la Roma si ritrova chiaramente a fare la partita fin da subito, quando dopo appena 25 secondi di gioco si rende pericolosa con Dzeko di testa. Poi ¨¨ ancora Dzeko ad andare dentro sul filo della linea di fondo ed a creare scompiglio, finch¨¦ al 10' non arriva il vantaggio: cross da destra di Florenzi e tap-in ravvicinato di El Shaarawy, lasciato troppo libero da Rossettini. Il vantaggio ¨¨ la conseguenza di un palleggio lento ma costante dei giallorossi, che provano spesso a far sbilanciare la difesa avversaria, trovando per¨° pochi spazi per andare avanti. Ed allora per il 2-0, al 30', serve la giocata di un campione come Edin Dzeko, che di petto addomestica in area l'assist di Under, lavora bene in protezione e regala il pallone giusto per Cristante, che a rimorchio insacca di piatto. Per i padroni di casa sembra tutto fatto o quasi ed invece non ¨¨ cos¨¬, perch¨¦ il Chievo sfiora in ben due occasioni il gol di testa, prima con Stepinski e poi con Birsa.
buio giallorosso —
Nella ripresa D'Anna manda dentro Hetemaj per Obi e il centrocampo veneto trova maggiore qualit¨¤ e consistenza. Cos¨¬ gli ospiti riequilibrano anche la bilancia dal punto di vista del palleggio e dell'intraprendenza, non avendo neanche pi¨´ nulla da perdere. E la maggiore fiducia di questo inizia di ripresa viene premiata al 7', quando Birsa da poco fuori l'area trova l'angolino alto del palo opposto, dove Olsen non pu¨° proprio far nulla. La reazione giallorossa ¨¨ in uno spunto in velocit¨¤ di Under (bella la risposta a mano aperta di Sorrentino) e nel 4-2-3-1 che Di Francesco disegna dal 25' in poi, con l'ingresso di De Rossi al fianco di Nzonzi (e Cristante trequartista). Questo perch¨¦ la difesa stava dando segnali di cedimento e il centrocampo non filtrava pi¨´ come all'inizio. Ed allora meglio compattarsi che rischiare. Il problema ¨¨ che la Roma ¨¨ oramai calata fisicamente e non ha pi¨´ equilibrio. Cos¨¬ al 38' arriva il pareggio del Chievo, con un patatrac generale della difesa: Karsdorp ¨¨ fuori posizione, Jesus buca l'intervento e mette in difficolt¨¤ Kolarov che rischia l'autogol (deviazione parata da Olsen), la palla arriva a Stepinski che la difende, si gira e insacca sul lato opposto, con Kolarov e Nzonzi lenti in marcatura e Olsen che resta sulle gambe. Il 2-2 ¨¨ un disastro generale della retroguardia giallorossa e l'ennesima dimostrazione di quanto sia invece bravo Stepinski. Al 5' minuto di recupero un Karsdorp inguardabile si fa saltare netto da Giaccherini, che poi trova a giro il lato opposto, con Olsen che fa un autentico miracolo con cui regala almeno un punto alla Roma. Finisce cos¨¬, con i cori della Sud contro Pallotta e l'impressione che per la Roma siano molte di pi¨´ le ombre che le luci.
Andrea Pugliese
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