Massima libert¨¤ di scelta. Chi vuole pu¨° optare per limitarsi al risultato, che regala al Milan il primato solitario in classifica almeno per una notte in attesa che qualcuna delle altre - domenica c’¨¨ Inter-Juve e Roma-Napoli - perda punti, comunque andr¨¤ a finire. Messa gi¨´ cos¨¬, ¨¨ pasteggiare a caviale e champagne. Il tifoso rossonero che invece preferisse scrutare oltre il risultato, andr¨¤ a dormire da primo in classifica, certamente, ma pieno di dubbi e di paure. Perch¨¦ Bologna-Milan ¨¨ finita 2-4 ma la sfida del Dall’Ara ¨¨ stata la partita pi¨´ pazza del mondo e paradossalmente ¨¨ proprio il Diavolo a uscirne con molti dubbi e poche certezze.
2-4 in emilia
Sei gol, Bologna in 9, Ibra fa e disfa: al Dall'Ara succede di tutto. E il Milan vola in testa
I rossobl¨´ nella ripresa si ritrovano in nove uomini dopo il rosso a Soumaoro e Soriano. Diavolo avanti 2-0 con Leao e Calabria, poi i padroni di casa lo riacciuffano grazie a un autogol di Zlatan e a una rete di Barrow. Nel finale i rossoneri tornano sopra con Bennacer. La chiude lo svedese
MOMENTO DELICATO
¡ªInsomma, i rossoneri non hanno decisamente fatto una gran figura. L’ampiezza del risultato a favore del Milan non ¨¨ lo specchio fedele di una gara folle, in cui gli emiliani si sono ritrovati in dieci dopo venti minuti e addirittura in nove dopo 13 minuti della ripresa. Una partita in cui il Milan si ¨¨ accomodato nello spogliatoio all’intervallo sopra di due gol e di un uomo e si ¨¨ ritrovato 2-2 al settimo minuto della ripresa, con un Bologna quasi commovente – oltre che estremamente lucido - nel rimettersi in parit¨¤ e, anche dopo il secondo rosso, nel contenere bene un Diavolo sempre pi¨´ scoraggiato e senza idee. E’ stata una magnifica vol¨¦e di Bennacer nel finale a riportare davanti i rossoneri per una vittoria rifinita nel punteggio da un Ibra croce e delizia: assist a Leao e un gol, da dimenticare tutto il resto (con un autogol sulla coscienza), lontanissimo da una forma anche solo accettabile. Dopo quello che ha visto, Pioli ha lasciato il campo molto nervoso perch¨¦ il momento ¨¨ quello che ¨¨: un tempo regalato al Verona, un’intera partita al Porto e il serissimo rischio di non vincere stavolta con due uomini in pi¨´, sono campanelli d’allarme importanti.
Le scelte
¡ªSe Pioli era afflitto da mille problemi di infermeria (nove assenti), anche Mihajlovic aveva poco da sorridere. Soprattutto in mediana, dove gli uomini erano contati. Alla fine Dominguez, nonostante i recenti problemi muscolari, ¨¨ sceso in campo dall’inizio accanto a Svanberg. Quindi con Medel lasciato al centro della difesa. Attacco affidato al tridente Soriano-Barrow-Arnautovic. Il Milan dietro a Ibra si ¨¨ presentato con Castillejo (prima da titolare), Krunic e Leao, mediana obbligata con Tonali-Bennacer e conferma dell’intera linea difensiva schierata a Porto (Calabria, Kjaer, Tomori e Ballo-Tour¨¦). Per spiegare la prima parte di partita occorre fermare il cronometro al minuto numero 20. In realt¨¤ il Milan sta gi¨¤ vincendo, ma quello ¨¨ il momento che cambia davvero la sfida: lancio in verticale di Kjaer per Krunic, che si lancia verso Skorupski e prima di entrare in area viene messo gi¨´ da Soumaoro. Valeri ¨¨ fermo e immediato nel provvedimento: rosso diretto, confermato dal Var, e Bologna in dieci. E’ qui che cambia tutto. E’ qui che il Milan si ritrova improvvisamente in decisa discesa dopo un primo quarto d’ora abbastanza complicato. E’ qui che il Bologna deve arrendersi all’evidenza di non potersi pi¨´ permettere la pressione utilizzata sapientemente nei primi minuti, quando il Diavolo era stato schiacciato nei suoi ultimi trenta metri dalla spinta emiliana. Con l’interessantissimo 19enne Hickey (ben protetto da Theate) che sgommava a sinistra, Svanberg che sovrastava Bennacer e Arnautovic che si muoveva su tutto il fronte creando corridoi per i compagni. Proprio il nazionale austriaco poco prima del quarto d’ora ha sfiorato il gol di testa su una mancata uscita di Tatarusanu. Un Bologna efficace in fase di manovra e ampiamente rivedibile in quella difensiva. Il primo gol rossonero ¨¨ arrivato in contropiede ma con i rossobl¨´ in superiorit¨¤ numerica. Eppure Ibra ¨¨ riuscito a lanciare profondo per Leao, e Leao ha bruciato sullo scatto Soumaoro, scoccando un sinistro su cui ¨¨ risultata decisiva una deviazione di Medel.
Un altro rosso
¡ªQuattro minuti dopo ¨¨ arrivata l’espulsione e ovviamente ¨¨ diventata un’altra partita. Mihajlovic ¨¨ passato dal 3-4-2-1 al 4-3-2, ridisegnando la difesa con De Silvestri, Medel, Theate e Hickey. A dieci dall’intervallo il Milan ha sferrato il colpo che pareva del k.o.: cross di Ballo-Tour¨¦, brutta smanacciata di Skorupski, un po’ di ping pong in area e botta di destro definitiva di Calabria. Il Bologna a quel punto ha barcollato, ha patito il doppio schiaffo e con un uomo in meno si ¨¨ rintanato davanti all’area. Un match virtualmente finito, a giudicare da quanto si stava vedendo in campo. Ma l’intervallo ha sparigliato le carte perch¨¦ nel secondo tempo ¨¨ successo di tutto. Il Bologna in sette minuti ha incredibilmente riacciuffato la partita. Al 4’ ci ha pensato direttamente il Milan, con Ibra che di testa ha infilato la porta sbagliata su angolo di Barrow, e al 7’ con una bella azione avviata da Arnautovic, rifinita da Soriano e perfezionata da Barrow sul filo del fuorigioco. Dall’Ara impazzito, Milan tramortito, ma beneficiario di un’altra decisione arbitrale fondamentale: brutta entrata di Soriano sulla caviglia di Ballo-Tour¨¦, il Var ha richiamato Valeri che una volta tornato dal monitor ha cacciato il secondo giocatore rossobl¨´. Undici contro nove, con Pioli che a quel punto si ¨¨ giocato il tutto per tutto. Fuori Krunic, dentro Giroud. Ovvero Ibra e il francese insieme nell’ultima mezzora. Solo che il prodotto non ¨¨ stato minimamente proporzionale alle attese.
Invenzione
¡ªIn generale, il Milan non ha capito, o comunque non ¨¨ stato in grado di farlo, come accerchiare il Bologna. Come infilarsi nei varchi giusti e, prima ancora, come crearli. I rossoneri invece di azzannare l’avversario hanno giochicchiato con un giro palla lento, scarico. Pi¨´ scoraggiati dall’essere stati raggiunti che incoraggiati dalla doppia superiorit¨¤ numerica. Tanti errori nei pressi della trequarti, difficolt¨¤ estrema nel rendersi pericolosi. L’unico sussulto vero per il Bologna ¨¨ stato un colpo di testa di Giroud, sventato da un grande intervento di Skorupski. E gli emiliani si sono pure presi il gusto di spaventare il Diavolo con Arnautovic (attento Tatarusanu). Il Milan aveva bisogno di una giocata, di un episodio, di un’invenzione. Arrivata a sei minuti dal 90’: Bakayoko ha affondato a sinistra, cross alzato a campanile da Svanberg e sinistro al volo di Bennacer da fuori area. Bellissimo e imprendibile. Il colpo di grazia l’ha dato Ibrahimovic al 90’ con un destro chirurgico che gli permette di diventare, a 40 anni e 20 giorni, il quarto marcatore pi¨´ anziano nella storia della Serie A. Bologna con le mani nei capelli, Milan fuori dall’incubo e primo in classifica ma di ritorno a Milanello con tante, troppe domande sgradevoli da farsi. A fine gara, la faccia di Pioli raccontava tutto.
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