I nerazzurri dominano il 2¡ã tempo dopo i primi 45' equilibrati e con tante occasioni. Prima l’autorete del difensore crociato, poi gli altri gol sugli sviluppi da calci d’angolo
La festa dell’Atalanta. ANSA
L’Atalanta non vinceva in casa dalla prima giornata e il 3-0 sul Parma ¨¨ un segale importa dopo la “manita” a Verona con il Chievo. Ma non ¨¨ stata una passeggiata, perch¨¦ la partita si ¨¨ sbloccata solo nel secondo tempo.
PARTITA DIFFICILE —
L’Atalanta capisce subito che sar¨¤ una partita complicata, perch¨¦ il Parma per 45 minuti ¨¨ bravo a esprimere al meglio la sua idea di calcio: difesa e contropiede. La squadra del Gasp occupa a lungo la met¨¤ campo avversaria senza buttare gi¨´ il muro: Gomez, falso 9 dietro Ilicic e Barrow, fa molto movimento dal centro a sinistra, la sua posizione preferita, e viceversa mentre anche le punte partono larghe. Ma il Parma sa ripartire in contropiede grazie alla velocit¨¤ di Gervinho, tornato titolare dopo un mese e dell’ex Ceravolo che cerca la profondit¨¤ per distendere una squadra altrimenti troppo chiusa in se stessa. Il resto lo fa un ispirato Siligardi. L’Atalanta costruisce molto, ma non riesce a passare. Ci provano un po’ tutti: Mancini, Gomez, Toloi, Ilicic due volte, Hateboer, Barrow. La partita non si sblocca, per la bravura di Sepe (soprattutto sul secondo tentativo di Ilicic) e gli errori di mira degli atalantini, in particolare Barrow, preferito a Zapata e un po’ troppo leggero e impreciso. Il Parma comunque si difende bene e riparte con puntualit¨¤, facendosi vedere con Ceravolo (al 19’ colpo di testa fuori e al 22’ tacco da distanza ravvicinata parato da Berisha) e Barill¨¤ (25’, gran tiro fuori di poco).
CROLLO PARMA —
Poi, dopo un errore di Gervinho al 4’ della ripresa con grande salvataggio di Toloi, il Parma perde tutte le sue certezze e crolla. Il primo gol ¨¨ anche un discreto tributo alla sfortuna, con Gagliolo che perde palla, De Roon avvia l’azione, Ilicic tira, Sepe respinge proprio sui piedi di Gagliolo: autogol plateale. Per l’Atalanta diventa tutto pi¨´ facile: al 27’ raddoppia Palomino. Angolo da sinistra, spizzata di Mancini, Palomino, lasciato solo, mette dentro mente cade. In fuorigioco? Abisso chiede aiuto alla Var che dopo un paio di minuti conferma: gol regolare. E infine il 3-0: angolo di Ilicic da destra, Mancini ruba il tempo a Luca Rigoni e segna. Tutto finito? Quasi, si pu¨° ancora ammirare la traversa colpita da Ilicic, autentico mattatore del pomeriggio. Come a Verona col Chievo, ma senza gol.
Guglielmo Longhi
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