Protagonista in campionato, la Dea ¨¨ attesa dallo Young Boys: a Gasperini manca un successo dai playoff. Poi Roma, Milan e Real per continuare a volare
Non ci pensiamo, ma non ci tiriamo indietro: ¨¨ il concetto che Gian Piero Gasperini reitera ormai quasi come una litania, quando gli si parla delle prospettive scudetto per la sua Atalanta. Ma non pensarci non significa non crederci. E non tirarsi indietro non solo ¨¨ un riferimento al baricentro della Dea, a quel pensare anzitutto in avanti: il principale - non l¡¯unico - segreto del suo essere una squadra cos¨¬. Non tirarsi indietro significa stare in corsa finch¨¦ si pu¨°, e ovunque; non rischiare rimpianti per aver battezzato qualcosa come inaccessibile. E¡¯cos¨¬ che a maggio l¡¯Atalanta ha alzato il trofeo dell¡¯Europa League. "Non pensavamo di vincerla e poi ¨¨ successo", ha detto ancora Gasp. Ed ¨¨ da quel trionfo che ¨¨ nata questa Dea: molto pi¨´ consapevole, matura, che sbaglia molto meno. Praticamente nulla da 11 partite consecutive, tutto compreso.?
Altro slancio
¡ª ?Se 13 partite giocate - e parliamo comunque di un terzo di campionato - sono poche per pensare al progetto pi¨´ ambizioso, le prossime quattro non lo sono per fare un salto ulteriore. Per prendere ulteriore slancio. Vincendo domani a Berna, l¡¯Atalanta porterebbe gi¨¤ a casa la qualificazione (almeno) al play off: l¡¯obiettivo dichiarato. Il modo migliore per presentarsi alla doppia sfida in cinque giorni contro Roma e Milan, che potr¨¤ agevolare pensieri ancora pi¨´ alti in campionato e autorizzare, a quel punto, a farne di impensati in Champions. Nel proprio stadio, contro il Real Madrid: da affrontare con la leggerezza di chi non avr¨¤ nulla da perdere, ma molto da guadagnare, con un risultato positivo: ovvero una qualificazione addirittura fra le prime otto. E anche se questi sono sempre discorsi scritti sulla sabbia dell¡¯imprevedibile, c¡¯¨¨ quasi da rimpiangere il fatto di non dover affrontare gi¨¤ in questo turno di Champions il Real non irresistibile del momento attuale.?
Le ¡°novit¨¤¡± di Parma
¡ª ?Ma ¨¨ proprio l¡¯attualit¨¤, ovvero la partita di Parma, a proporre ulteriori motivi di riflessione sulla crescita dell¡¯Atalanta e sulle sue chance di piazzare un altro scatto nel giro di 15 giorni. Ulteriori perch¨¦ l¡¯efficacia della produzione offensiva e la solidit¨¤ difensiva di sabato sono state solo conferme: la squadra che ha il miglior attacco e il miglior marcatore della A, per la quinta volta nelle ultime dieci partite ha segnato almeno tre gol e ne ha subito solo uno, non di pi¨´ come le succede da undici gare (con sei clean sheet). Le ¡°novit¨¤¡±, dunque. Non tanto il numero di azioni pericolose create, quanto il ¡°come¡± che le ha generate: la maggior precisione nel trovare le linee di passaggio cercate, che ha agevolato ulteriormente il controllo della gara, in particolare in un primo tempo al limite della perfezione. Ma pure l¡¯attenzione sulle coperture delle palle in profondit¨¤: ci¨° su cui il Parma basa molta della sua pericolosit¨¤, come sul movimentismo degli attaccanti, e dunque anche tattico, a cui l¡¯Atalanta ha opposto un¡¯ormai consolidata facilit¨¤ di adattamento ai moduli avversari. E per questo, non per la prima volta ¨¨ stato decisivo il triangolo De Roon-Ederson-Pasalic. Un condensato di aggressivit¨¤, corsa, rapidit¨¤ e saggezza tattica al servizio di entrambe le fasi, che regola gli equilibri di tutta la squadra. E¡¯ una chiave decisiva anche quella.
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