L’allora presidente dell’Inter lo volle in nerazzurro nel 2011, ma and¨° male, con l’esonero dopo sole 5 partite: “In quel momento non c’erano le condizioni per andare avanti...”
Massimo Moratti, 73 anni, e Gian Piero Gasperini,60:, nel luglio del 2011
Trionfi in serie, scritta gran parte della storia dell’Inter, e qualche scelta rivedibile che mai ha faticato ad ammettere (vedi l’addio di Luigi Simoni nel novembre 1998). Al contrario, nonostante la profonda stima nei suoi confronti, a distanza di anni Massimo Moratti conferma quella di esonerare Gian Piero Gasperini nel settembre 2011 (arriv¨° poi Claudio Ranieri): “Purtroppo in quel momento fu inevitabile. Lo farei anche oggi”. Il motivo si spiega con i numeri: 4 k.o. e 1 pareggio tra Serie A, Champions League e Supercoppa italiana (Inter k.o. 2-1 in Cina contro il Milan) all’inizio della stagione 2011-2012: “I risultati erano negativi, gi¨¤ a partire dalle amichevoli. Non ci furono alternative se non un cambiamento”, spiega l’ex patron nerazzurro.
Moratti, perch¨¦ and¨° deciso su Gasperini?
“Per il bel gioco che aveva sempre proposto con le sue squadre. Un gran merito che gli va attribuito anche adesso, guardate questa Atalanta. All’epoca, quando lo scelsi, ero sicuro. Stava dimostrando cose importanti e tutte le proprie capacit¨¤, ma a un allenatore come lui sarebbe servito pi¨´ tempo”.
A Milano impossibile concedergliene?
“In certi club come l’Inter, spesso non ¨¨ possibile. In quel momento non potemmo andare oltre, lo stesso Gasperini viveva un momento di crisi...”.
Quindi, nessun dubbio sull’esonero.
“Nessuno. Non c’erano le condizioni per andare avanti”.
Meriterebbe una nuova chance in un top club?
“? un tecnico preparato, bravissimo. E a Bergamo sta ottenendo dei risultati veramente importanti. Fatico a rispondere, ma le dico questo: per tutto quello che stanno dimostrando, sia lui che l’Atalanta meriterebbero di arrivare in Champions League”.
A quel punto cosa potrebbe accadere?
“Magari Gasperini non sentirebbe pi¨´ l’esigenza di ambire a una panchina pi¨´ prestigiosa. Con un traguardo del genere, quella dell’Atalanta non avrebbe nulla da invidiare alle altre”.
Francesco Fontana
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