Onestamente, quando vi ¨¨ capitato di vederlo piangere? Forse mai, perlomeno in panchina e davanti alle telecamere. Tuttavia, il bello del “c’¨¨ sempre una prima volta” ¨¨ che non perdona. Vale per tutti, anche per chi non lo diresti mai. Compreso Gian Piero Gasperini, da ieri cittadino onorario di Bergamo: “Uno dei regali pi¨´ belli della mia vita”. Gi¨¤ cos¨¬, una frase significativa. Se poi la pronunci di fronte a Cristina, moglie e compagna di una vita, le lacrime diventano un piacevole obbligo. E quel video introduttivo, in cui vengono ripercorsi gli ultimi tre incredibili anni, rappresenta una sfida impossibile contro l’emozione: “La gioia pi¨´ grande ¨¨ aver regalato la felicit¨¤ a questo popolo”, ma occhio. Vietato fermarsi: “Fatico a parlare, prendo in prestito una frase che utilizzo con i miei ragazzi: nelle difficolt¨¤, bisogna accelerare”. Concetto che vale il futuro: “Il nostro ¨¨ un libro gi¨¤ ricco, ma con ancora tante, ma tante pagine in fondo. Tutte bianche: ecco, sogno di riempirle”.
l'onorificenza
Gasp, lacrime di gioia: ¨¨ cittadino onorario di Bergamo. "Regalo pi¨´ bello della mia vita"
Il tecnico dell’Atalanta si commuove durante la cerimonia in Comune: “Il nostro ¨¨ un libro gi¨¤ ricco, con tante pagine in fondo. Tutte bianche: il sogno ¨¨ riempirle”. Percassi: “Lo ripeto: Gasperini con noi a vita”
GASPERINI PER SEMPRE
¡ªAccanto, all’interno dell’Aula Consiliare di Palazzo Frizzoni, c’era un amico pi¨´ che un presidente. Giusto definirlo come tale, probabilmente nessuno lo avrebbe confermato nel momento pi¨´ difficile. Atalanta-Napoli 1-0, 2 ottobre 2016: “Vigilia terrificante, mi disse: ‘Se perdiamo, meglio farlo con i giovani’. Ebbe ragione, l¨¬ inizi¨° tutto”. Se la ride Antonio Percassi. Dipendesse da lui, il mister vestirebbe il nerazzurro per sempre: “Lo ripeto: Gasperini a vita con noi”. E via con altri applausi, colonna sonora di una serata speciale, anche per i 200 presenti. “Una dedica? Ce ne sarebbero tante - prosegue il tecnico -. In primis ringrazio proprio il patron: senza di lui nulla sarebbe stato possibile. Poi la mia famiglia, i calciatori, tutti strepitosi, e la tifoseria: la piazza di Bergamo ¨¨ unica”. Non manca una battuta: “Cercher¨° di onorare questo premio. Come? Magari non facendomi pi¨´ espellere...”.
ORA UN TOUR DE FORCE
¡ªDiventa difficile, letteralmente, parlare di campo. A maggior ragione con l’emozione che spinge, ma Gasperini ci prova. Lo fa al termine della cerimonia: “Quante partite… Tra campionato ed Europa, inizia un periodo particolarmente intenso: domenica saremo a Genova, contro una squadra che per me significa molto e che sta bene. L¨¬ ho vissuto momenti bellissimi, so che troveremo un ambiente caldo. Per non parlare di Zagabria…”.
UN POPOLO ORGOGLIOSO
¡ªE qui si va dritti alla Champions (debutto il 18 settembre con la Dinamo): “Guardiola dice che non ha visto nemmeno una nostra gara? Beh... Credo sia normale, ma conoscendolo sono certo che lo far¨¤ presto”. Sul Meazza: “Spiace non poter giocare un torneo cos¨¬ importante a casa nostra, ma San Siro ¨¨ San Siro: l¨¬ si respira la storia”. Ancora sulla cittadinanza onoraria: “Premio che va oltre quelli per meriti sportivi, ma come ho gi¨¤ detto: andiamo avanti”. Questione di obiettivi, ecco il dribbling: “Pensiamo solo alle prossime partite, senza focalizzarci su dei traguardi precisi. Il mercato? Ormai ¨¨ chiuso, i nuovi acquisti ci daranno una grossa mano”.
PERCASSI NON ? MORATTI
¡ª? il titolo del discorso del sindaco Giorgio Gori, seduto l¨¬ accanto: “Voglio ricordare quella famosa ‘sliding door’. A fine settembre del 2016 si parlava di un possibile esonero, dopo cinque gare con l’Atalanta, penultima con un punto. E come all’Inter qualche anno prima, nessuna vittoria in poco pi¨´ di 70 giorni, ma Percassi non ¨¨ Moratti: cos¨¬ Gasperini scende in campo con il Napoli con vari giovani. Se siamo qui oggi, ¨¨ perch¨¦ quella partita il mister e i suoi ragazzi la vinsero: il resto lo conoscete gi¨¤...”.
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