Il tecnico della Primavera del Pescara ha ancora il cuore nerazzurro: "Io sulla panchina bergamasca? Se una cosa deve accadere, prima o poi accade"
Luciano Zauri con la maglia dell'Atalanta, Ap
A Zingonia ha passato una vita. Arriv¨° a 15 anni, salut¨° nel 2003 (in mezzo la stagione 1997-1998 al Chievo) dicendo s¨¬ alla Lazio, il secondo capitolo pi¨´ importante della propria carriera. ? Luciano Zauri, classe '78 di Pescina, 175 presenze in maglia Dea e un cuore ancora nerazzurro: "Naturale che sia cos¨¬. Sono cresciuto grazie ai miei genitori, che tuttora vivono a Ghisalba (provincia di Bergamo, ndr), e all'Atalanta. Non finir¨° mai di ringraziare tutte le persone che ho conosciuto durante quegli anni, l¨¬ sono diventato uomo". Oggi ¨¨ il tecnico della Primavera del Pescara, seconda nel Torneo B con 22 punti, a -1 dalla Lazio: "? ci¨° che volevo, ancor di pi¨´ dopo essere stato il 'vice' di Oddo. Sono felice, speriamo di continuare cos¨¬".
Zauri, si immagina un domani su una panchina di Zingonia?
"Qui sto benissimo e ringrazio il Presidente Sebastiani per aver creduto in me, ma non posso nascondere che senza l'Atalanta non avrei fatto nulla. Sarebbe una possibilit¨¤ bellissima. Se una cosa deve accadere, accade. Di certo, ora ¨¨ presto per parlarne".
Ha un riferimento?
"Ho incontrato tanti ottimi allenatori, non potrei mai dimenticare Prandelli e Vavassori. Oppure lo stesso Rossi col quale lavorai a Roma. Tutti mi hanno insegnato qualcosa".
Le sarebbe piaciuto essere guidato da Gasperini?
"Gran professionista, ci siamo sfidati spesso nei derby di Genova e gi¨¤ all'epoca era al top. Riesce a trasmettere alle proprie squadre un'idea di calcio precisa, fa giocar bene e ti impedisce di fare altrettanto. E poi lancia i giovani, questo ¨¨ fondamentale".
Dove arriver¨¤ con quei tre l¨¤ davanti?
"Che tridente... Il Papu non ha bisogno di presentazioni, se sta bene fa la differenza. Idem Ilicic. Inoltre ¨¨ esploso Zapata dopo un avvio complicato. L'Atalanta ha mille armi, pensate ai 4 gol in campionato di Mancini".
Hateboer e Castagne sono seguiti dalla "sua" Lazio.
"Hans ha un fisico pazzesco, ¨¨ impressionante. Il belga ¨¨ meno possente, forse pi¨´ attento a livello tattico. Roma sarebbe un'ottima chance, tecnicamente ed economicamente, ma lasciare Bergamo non ¨¨ mai facile. Devi essere pronto al 100%".
A proposito di giovani: a Pescara due sui quali l'Atalanta punta.
"Melegoni ¨¨ bravissimo. Meno spazio all'inizio, ultimamente ha fatto bene. Capone, invece, lo aspettiamo. Giocatore interessante. Infortunio superato, speriamo possa disputare una grande seconda parte di campionato. Questa piazza ¨¨ per i talenti come loro".
Tornando a Bergamo, il progetto dei Percassi¨¨ vincente a tutti i livelli.
"Famiglia che pensa in grande. Poche parole, ma quanti fatti. A Zingonia c'¨¨ un mondo, il centro sportivo ¨¨ eccezionale. Per questo e altri fattori, questa societ¨¤ va considerata un esempio per il calcio italiano".
Terza Europa League consecutiva: s¨¬ o no?
"Concorrenza importante, penso a Lazio, Fiorentina e Samp, ma l'Atalanta c'¨¨. Per farcela, non dovr¨¤ mollare di un centimetro".
Francesco Fontana
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