Con la Fiorentina a Bergamo l'argentino alla nona rete stagionale, lo sloveno ancora decisivo. Aspettando Zapata, in una fase di pausa fisiologica
Dribbling, corsa e magie per il pubblico di Bergamo. Se quei due vanno, la Dea vola. Non sar¨¤ una novit¨¤, ma quando Gomez e Ilicic sono in giornata lo show ¨¨ una certezza. Questa volta cade la Fiorentina, k.o. sotto i colpi dei due fenomeni di Gasperini con un gol ciascuno e quanti numeri. Da applausi la super giocata sul tris di Gosens, roba che da sola vale il prezzo del biglietto: palla "morta" sulla destra dopo il mancato tap-in di Zapata, invenzione dello sloveno che con un tacco dei suoi lancia Castagne, bravo poi a servire l’esterno tedesco che di testa non pu¨° sbagliare. A livello tecnico, ¨¨ l’immagine pi¨´ bella del 3-1 di ieri, in uno scontro diretto fondamentale per l’Europa. Lo vince, eccome, l’Atalanta, grazie anche a un Papu devastante con tanto di nuovo look, un taglio da guerriero (macchinetta e capello corto), come la sua prestazione: al 34’ mezzo campo percorso in solitaria, da trequartista "totale" ormai affermato, e destro che buca Lafont per il sorpasso dopo lo squillo pronti-via di Muriel (3’). Al 16’ era toccato alla "nonna" (il suo soprannome a Zingonia) con il 72 sulla schiena pareggiarla con un tiro dal limite. Deviazione o meno di Biraghi, cambia poco. Da queste parti, con due cos¨¬, impossibile non divertirsi.
GASP E DUVAN —
Gasperini felice per il successo: "Vittoria importantissima, avanti cos¨¬". E il tecnico pu¨° permettersi di far "riposare" un certo Zapata, 21 gol in stagione, che si ¨¨ preso un fisiologico momento di pausa: dopo il guizzo nel 2-1 con la Spal (10 febbraio), in bianco contro Milan, Torino e nel doppio incrocio tra A e Coppa Italia con la Viola. Sarebbe assurdo anche solo pensare a un principio di crisi, soprattutto per un mostro capace di esultare 18 volte da inizio di dicembre. Score strepitoso che certi giocatori si sognano addirittura in una stagione intera... Duvan rifiata, perlomeno davanti alla porta, perch¨¦ il solito, fondamentale "lavoro sporco" con e senza palla non manca mai. Ringraziano Gomez e Ilicic. Gente che entusiasma e inventa nello stretto, ancor di pi¨´ in campo aperto. E avendo tutti questi metri in pi¨´ a disposizione, diventano letali.
Il Papu Gomez con Josip Ilicic. LaPresse
LA DEA RIPARTE —
Con quello di ieri, Gomez raggiunge quota 6 reti in campionato (9 in stagione), il genio sloveno si conferma decisivo anche senza il pallone sistemato nella borsa dopo la doccia: triplette contro Chievo (1-5 lo scorso 21 ottobre) e Sassuolo (2-6 il 29 dicembre), gol del momentaneo pareggio con la Spal, idem ieri al 28’ dopo il sinistro di Muriel in un match importante e tanto speciale. In primis, ovviamente, per il ricordo di Astori, ma anche per la classifica (Atalanta a 41 punti, Fiorentina dietro a -5) e per aver archiviato le due sconfitte consecutive in A con Milan e Torino. Missione compiuta. In attesa del solito Zapata, la Dea riparte nel segno di Ilicic e Gomez. Con questi colpi e certe magie, a Bergamo lo show ¨¨ una certezza.
Gasport
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