In casa Atalanta, guardare con ottimismo al 2019 si pu¨°. Anzi, per certi versi ¨¨ doveroso. Perch¨¦ la qualit¨¤ ¨¨ parecchia e giocare senza pressione (basta varcare in cancelli di Zingonia per accorgersene) potrebbe fare la differenza nel girone di ritorno. Per quale traguardo? Vietato pronunciare la parola "Champions" (allo stato attuale, giustamente), ma la terza qualificazione consecutiva all'Europa League ¨¨ un traguardo che - come spiegato da alcuni ex negli ultimi giorni (Tacchinardi e Savoldi) - rappresenta lo status della Dea firmata Percassi. In primis per un attacco da record (39 centri, davanti a Juventus e Napoli. Mai cos¨¬ in alto nella propria storia) e per la mancanza dell'impegno infrasettimanale (Coppa Italia a parte). Superato il periodo-no dopo lo choc post-Copenaghen, con tante opzioni Gasperini ha la possibilit¨¤ di recitare un ruolo da protagonista nelle prossime 19 di A. Difficile, per¨°, essere perfetti, perch¨¦ una squadra (spesso) da calcio spettacolo viene talvolta frenata da alcuni limiti ancora da risolvere (troppe reti subite). Il tutto in vista di un mercato che non la stravolger¨¤, ma che potrebbe registrare delle modifiche.
PRIMI BILANCI
Atalanta, gioco e gol top. Ma Rigoni ha steccato
Nella prima met¨¤ di stagione la squadra di Gasperini ha segnato pi¨´ di tutti in stagione, ma ¨¨ mancato l'apporto dell'argentino, che ora potrebbe essere ceduto
COSA FUNZIONA
¡ªIl gioco, zero dubbi. Cambiano gli interpreti, non il risultato. E in ogni zona del campo. Indicativi i dati andando dietro, dove hanno segnato gi¨¤ tre uomini: Palomino (1 gol), Djimsiti (1) e Mancini (4). Della serie: i difensori sono i primi attaccanti (vedi Toloi, che "brucia l'erba" sull'out di destra). Stessa musica sugli out esterni di centrocampo, con Hateboer, Castagne e Gosens considerati sullo stesso piano. Discorso leggermente diverso davanti, dove le tre stelle sono intoccabili: in attesa di Barrow (4 centri, tutti in Europa), 5 reti e 6 assist per Gomez, 6 e 3 per Ilicic, 10 e 3 per Zapata. Numeri che parlano chiaro.
COSA NON FUNZIONA
¡ªCome il 2, ovvero le esclusioni consecutive per scelta tecnica di Rigoni, il "dodicesimo" nerazzurro finora fermo ai 3 squilli di inizio stagione (due alla Roma, uno al Milan) che resta in uscita (tornerebbe allo Zenit. L'Atalanta vorrebbe ricucire, ma Gasperini sembra aver deciso). Lui, insieme a Pasalic, rappresenterebbe un'arma importante anche a match in corso. Entrambi non ancora inseriti nel meccanismo, sono il rammarico della prima parte di campionato.
L'UOMO IN PI?
¡ªL'elenco sarebbe lungo (Toloi e Mancini in difesa, De Roon e Freuler in mediana, Hateboer a destra), ma come non applaudire ci¨° che hanno fatto le punte. Papu intelligentemente decisivo nel nuovo ruolo da "10", Zapata che ringrazia e che con pi¨´ spazio a disposizione ha disputato un dicembre clamoroso (9 gol, finora 10 in campionato, 50 in totale in Serie A), ma soprattutto Ilicic: 6 perle (due triplette con Chievo e Sassuolo) e 3 assist. Decisivo dal 21 ottobre, data del rientro da titolare al Bentegodi dopo la malattia (da dimenticare solo il rosso di Empoli). Nella Dea in cui quasi tutti vanno a mille, sarebbe ingeneroso soffermarsi su un singolo in particolare, ma per il genio di Prijedor si pu¨° fare uno strappo alla regola.
MERCATO
¡ªL'eventuale sostituto di Rigoni (in attacco, in uscita anche il baby Tumminello). Poi un'alternativa in mediana per far rifiatare, quando necessario, i titolarissimi De Roon e Freuler, a maggior ragione se lasciassero Pasalic (che vuol capire le intenzioni del tecnico) e Valzania (in Serie A piace a Frosinone e Parma). Infine, un esterno in caso di addio di uno tra Castagne (seguito dal Celtic, valutazione di circa 10 milioni di euro) e Adnan (di propriet¨¤ dell'Udinese, ora impegnato in Coppa d'Asia con la Nazionale irachena).
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