Inter-Lazio 0-1: il gol di Milinkovic di testa decide la sfida da Champions
Per ora hanno distrutto il morale, di San Siro. Il pubblico interista esce dallo stadio con un misto di rabbia e delusione, che non si trasforma in asia solo perch¨¦ le rivali per la corsa Champions frenano tutte. Tutte tranne la Lazio, che festeggia ampiamente: questa vittoria la riporta in corsa per il terzo/quarto posto, oltre a segnare una inversione di tendenza in un campionato che l’aveva vista vincere solo il derby, dei match contro le big. L’Inter affonda colpita da una testa di Milinkovic (1-0) e in parte condizionata dai propri fantasmi, compreso quello che siede in carne ed ossa nelle prime file, Mauro Icardi. Una partita senza reti segnate non pu¨° che alimentare i rimpianti per il capocannoniere uscente, ancora spettatore. Non si pu¨° esaurire l¨¬, l’analisi di un k.o. che cancella i benefici effetti del derby, ma da l¨¬ si rischia di partire. Lo fa il pubblico di San Siro, che non risparmia fischi a squadra e allenatore.
IL GOL
¡ªLa partita pu¨° prendere una direzione dopo 8’ di una discreta partenza nerazzurra, quando su corner Strakosha ribatte sui piedi di Skriniar: porta spalancata , ma palla alta. Cos¨¬ si imbocca l’altro bivio al 13’: D’Ambrosio lascia tempo per pensare e preparare la giocata a Luis Alberto, il suo cross sul secondo palo ¨¨ perfetto e trova la testa di Milinkovic Savic: ospiti in vantaggio. Per il serbo ¨¨ un gol pesante, forse il segno di una risalita, per l’Inter ¨¨ una sentenza a cui non avr¨¤ la forza e la lucidit¨¤ di ribellarsi, nemmeno nel forcing del secondo tempo.
SCELTE
¡ªSenza Lautaro, Icardi e De Vrij, con Nainggolan dall’autonomia ridotta (entrer¨¤ al 73’), le scelte di Spalletti sono limitate. Quella meno scontata ¨¨ l’abbandono del 4-2-3-1 del derby per il ritorno al 4-3-3, con Borja per Gagliardini e Vecino di nuovo interno di centrocampo. Lo spagnolo soffrir¨¤ la fisicit¨¤ di Milinkovic e Leiva, l’uruguaiano si presenter¨¤ raramente in area avversaria. L’Inter soffre il palleggio degli avversari finch¨¦ c’¨¨ Correa, soffre sempre un ispirato Luis Alberto, viene graziata pi¨´ volte dalla poca cattiveria degli attaccanti biancocelesti in contropiede (Immobile non in grande serata). Handanovic ¨¨ decisivo nelle solite 4-5 parate, che probabilmente bastano per cancellare i dubbi sulle sue responsabilit¨¤ sul gol, quando non accenna l’uscita.
RISORSE
¡ªNella ripresa i nerazzurri creano di pi¨´, fanno paura a Strakosha con un paio di tiri di Politano, ma la Lazo si trasforma da formazione di palleggio a collettivo di ordine e lotta. Keita centravanti ¨¨ un leone in gabbia che ruggisce solo quando riesce a girarsi verso la porta (un paio di volte), Perisic ¨¨ attivo ma impreciso, dalla panchina, oltre al Ninja in rodaggio, arrivano Candreva e Joao Mario: non granch¨¦. Meglio sull’altro fronte Parolo, che d¨¤ equilibrio, e Caicedo, che si prende il lusso di saltare uno Skriniar sottotono e crea pi¨´ di un pericolo. Inzaghi ha risorse, la sua Lazio ha birra e sembra in crescita per il finale di campionato. Inter e Milan sono avvertite.
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