La Serie A dice no a Sky: non bastano 87.5 milioni. E ora spunta Mediaset
Tempo scaduto e pacchetto due, quello delle tre partite in co-esclusiva, ancora non assegnato. Dovr¨¤ essere riformulato un bando d’acquisto, lavoro che impegner¨¤ la Lega nelle prossime due settimane, prima di passare a nuove votazioni in assemblea. Declinata l’offerta di Sky, possono riaffacciarsi nuovi acquirenti: Mediaset su tutti, magari Amazon fino a Discovery, da cui ¨¨ atteso un tentativo.
La giornata
¡ªNel primo pomeriggio di ieri Sky aveva consegnato un’offerta migliorativa di quasi il 20% rispetto alla precedente: dai 70 milioni iniziali, agli 87,5. Opzione che non ha ottenuto i voti necessari alla delibera: 13 favorevoli (invece dei 14 necessari), 7 astenuti. E i sette sono Juve, Inter, Napoli, Lazio, Atalanta, Verona e Fiorentina: un blocco che ormai condivide una visione comune su molti dei lavori della Lega, dai diritti tv ai fondi. Nessuna motivazione ufficiale ma la volont¨¤, che filtrava da giorni, di ottenere una proposta molto pi¨´ ricca. La stessa Dazn, padrona della trasmissione delle dieci partite dei prossimi tre campionati, ha stimato in cento milioni il valore delle tre gare in co-esclusiva: degli 840 milioni messi sul piatto, gli altri 740 sono per i sette match in esclusiva assoluta. E anche le societ¨¤ riconoscono in 100 milioni il valore minimo del pacchetto. Prodotto che certamente pu¨° interessare a Mediaset, specie se verr¨¤ consentita l’ipotesi della gara in chiaro: opzione vantaggiosissima per una tv commerciale, che potrebbe per questo presentare un’offerta superiore anche ai 100 milioni. Sarebbe visibile a tutti una delle tre partite presenti nel pacchetto: quella del sabato alle 20.45, della domenica alle 12.30 o il posticipo del luned¨¬. Ipotesi realistica tanto che si pensa anche a una forma di compensazione per le squadre trasmesse in chiaro, con prevedibile calo di presenze di spettatori sugli spalti (quando torneranno).
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Sky rilancia?
¡ªRinnegata la proposta avanzata ieri, la partecipazione di Sky ¨¨ attesa anche al prossimo bando: al contrario, finirebbe un sodalizio con la A durato diciotto anni. Senza aver speso per i diritti in esclusiva, resta in cassa grande disponibilit¨¤. Intanto mentre ¨¨ sempre in piedi l’ipotesi di ricorso per la vendita dei diritti a Dazn (l’offerta sarebbe considerata congiunta, fatta cio¨¨ insieme a Tim), Sky potrebbe sollevare anche un’altra obiezione: i pacchetti sono al momento propriet¨¤ di un unico operatore. Circostanza non conforme alla Legge Melandri, per cui non ¨¨ possibile assegnare a un solo licenziatario l’esclusiva per tutti i match. Per questo motivo l’assemblea dei club di A ha acquisito un parere legale secondo cui l’assegnazione a Dazn dei pacchetti 1 e 3 non decade per il momento a patto che l’aggiudicazione delle altre licenze avvenga entro il mese di luglio.
Diritti esteri
¡ªStesso destino per i diritti esteri, non assegnati: i soliti 7 club si sono scollegati al momento del voto sull’assegnazione, rendendo l’assemblea non valida per mancanza del numero minimo di partecipanti. Stessa motivazione non espressa: c’¨¨ la volont¨¤ di ottenere condizioni economiche pi¨´ vantaggiose. Se ne riparler¨¤ venerd¨¬ in un’assemblea gi¨¤ convocata: possibile che venga affidata la pratica a un intermediario, Infront pi¨´ di Kosmos e Aser. Oppure la questione potrebbe essere affrontata con una divisione per area geografica: a oggi sono stati venduti i diritti della A per gli Stati Uniti a Cbs, e c’¨¨ una trattativa privata in corso per l’area Medio Oriente e Nord Africa.
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