Norma pro-Wanda nel regolamento agenti, Pasqualin: "Non ci piace"
Il nuovo regolamento degli agenti sportivi pubblicato da poco ¨¨ al centro delle osservazioni dell’avvocato Claudio Pasqualin storico procuratore, e attuale presidente Associazione Avvocaticalcio. "Intanto voglio sottolineare il nostro apprezzamento per il nuovo regolamento - dichiara Pasqualin - che rimette in primo piano il ruolo contrattuale nel lavoro degli agenti. Non basta avere solo l’occhio lungo e il fiuto tecnico, ma la selezione per fare questo mestiere ¨¨ di natura formativa. Un grande passo in avanti, anche di natura culturale, che allontana la vecchia deregulation che consentiva a chiunque di affiancare i calciatori nelle trattative con le societ¨¤. Ma c’¨¨ una cosa che non ci ¨¨ piaciuta...".
Ci spieghi a cosa si riferisce.
"Una manina ha inserito una norma nell’articolo 9 punto 2 Comma C che consente a chiunque, anche ai parenti dei calciatori non comunitari di farsi assistere da un agente italiano. Con la sola necessit¨¤ di presentare un documento che attesti di esercitare la professione nel suo Paese di provenienza. Una norma in controtendenza con la rigidit¨¤ delle nuove norme per conseguire l’abilitazione. Se penso al Sudamerica o l’Africa dove le maglie sono piuttosto larghe e facilmente aggirabili. Una soluzione che pu¨° utilizzare facilmente, faccio un esempio, Wanda Nara per il marito Mauro Icardi".
Qual ¨¨ il suo parere a proposito sul caso che ha visto l’attaccante argentino dell’Inter lungamente lontano dal campo?
"Premetto che non ¨¨ mia abitudine entrare nei dettagli di questioni che non mi competono, ma i fatti per Icardi parlano chiaramente di svalutazione d’immagine e di mercato. Una situazione chiara, credo non sia necessario aggiungere altro".
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