Fiorentina k.o. 2-1 col Benfica ma Vlahovic incanta. E si rivede Chiesa
Nell’anteprima della sfida fra Fiorentina e Benfica c’¨¨ l’incontro a centrocampo fra Giancarlo Antognoni e il ds dei portoghesi, Rui Costa con scambio di maglie con ripetitivi cognomi. Fu Antognoni a consigliare alla Viola Rui nel 1994 e ora Rocco Commisso e Joe Barone sperano che il loro direttore dell’area tecnica azzecchi qualche altro acquisto di questo livello. Dentro alla Red Bull Arena nel New Jersey, un gioiellino di stadio, la Fiorentina perde anche l’ultima partita (dopo la vittoria al debutto con il Chivas e lo 0-3 con l’Arsenal) per 1-2, ma ¨¨ un risultato ingiusto.
Personalit¨¤
¡ªContro una squadra pi¨´ forte e pi¨´ avanti nella preparazione, i viola prendono il gol decisivo a tempo ormai esaurito e con il sospetto che Caio fosse in fuorigioco (“di almeno un metro”, dichiara Montella) al momento di fare centro da dentro l’area. In verit¨¤, i viola erano stati in difficolt¨¤ soltanto nella prima parte del match, avevano comunque trovato il pari con Vlahovic nel 1¡ã tempo e poi nel secondo atto avevano condotto la partita con personalit¨¤, soprattutto dopo l’ingresso di Federico Chiesa. Gi¨¤, perch¨¦ gli occhi erano naturalmente tutti per lui. Chiesa ha giocato 45’ di buon livello, con ottima gamba, nonostante le dichiarate condizioni non perfette: i suoi soliti strappi, assist e un’energia contagiosa che ha fatto salire il livello di tutto il resto della squadra. ? proprio vero che dopo le polemiche, anche recenti, basti annusare l’erba del campo (era all’esordio) per far dimenticare almeno temporaneamente le magagne dei contratti.
Quanti giovani
¡ªLa Fiorentina esce da questa tourn¨¦e Usa a testa altissima. Perch¨¦ nelle tre partite, pur schierando un manipolo di giovani accanto a un gruppetto di veterani, viene raramente sottomessa. Insomma, in appena tre settimane di preparazione la mano di Montella si nota eccome. Chiunque siano gli interpreti, lo spartito ¨¨ sempre quello (possesso, pressing alto, recuperi, aggressivit¨¤), applicato con pochi errori. Questo giro dall’altra parte dell’Oceano ¨¨ servito molto per comprendere le qualit¨¤ di alcuni ragazzi. Sia Montella che Prad¨¦ a fine partita esaltano le prestazioni di Castrovilli, giovanotto che marcia a testa alta, con bella corsa e piede fino; Tersic terzino d’attacco sulla fascia sinistra, pericoloso con una punizione tolta dall’incrocio da Ziobin; Ranieri (“che ha passato un bel test contro due punte fortissime”, lo loda l’aeroplanino), Sottil, altro figlio d’arte che deve trovare per¨° pi¨´ continuit¨¤. E naturalmente Vlahovic, classe 2000, fisico scultoreo, grinta e tecnica, gi¨¤ pronto per la Serie A. Il gol con cui pareggia al 29’ - sinistro dal limite - ¨¨ di alto coefficiente di difficolt¨¤. Poi, al 4’ della ripresa, prender¨¤ anche un palo su assist di Chiesa. Peccato che Benassi su quella palla vagante in corsa spari altissimo da tre metri. Ma ¨¨ proprio Chiesa l’uomo che fa la differenza, pur senza strafare. Solo vedendolo di nuovo in azione si capisce perch¨¦ cederlo sarebbe come privarsi di un’arma letale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA