Lunga serie di sbagli e incomprensioni, a met¨¤ campionato Rizzoli ha imposto un utilizzo pi¨´ omogeneo della tecnologia. Ora in discussione c’¨¨ il rapporto tra i due colleghi
L’arbitro Abisso al Franchi al termine della sfida tra Fiorentina e Inter
Rimettere tutto in discussione. Ecco l’effetto pi¨´ problematico che una partita come quella di Firenze produce. Il girone d’andata ¨¨ stato una via crucis, costellata innanzitutto da incomprensioni: quando deve intervenire? Come ci si regola per i falli di mano? E per i contatti alti? E per quelli bassi? Ci sono voluti mesi – ed errori – per avere delle risposte pi¨´ o meno uniformi dagli arbitri e ottenere un utilizzo pi¨´ o meno omogeneo dello strumento. Ma ci si ¨¨ arrivati, di questo va dato atto al designatore Nicola Rizzoli, che ha impresso una sterzata alla sua squadra, pi¨´ o meno in coincidenza col giro di boa del campionato. Da allora, sono diminuite, se non altro, interpretazioni e incomprensioni. L’Aia sostiene che siano calati anche gli errori, e a suffragio di questa tesi presto render¨¤ note delle statistiche: dimostrerebbero che il numero di sviste arbitrali ¨¨ ulteriormente calato rispetto all’anno scorso, stagione d’esordio sul campo della Var. Decisive sarebbero state le sei giornate del girone di ritorno. Anche se ora il problema forse pi¨´ grande ¨¨ il rapporto di forza che c’¨¨ tra l’arbitro sul campo e il collega al video. ? giusto che uno (il direttore di gara) conti pi¨´ dell’altro (il video assistente)? L’arbitro sul campo ha sempre l’ultima parola, lo impone il protocollo. Ma siamo sicuri che sia la formula pi¨´ giusta?
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Alessandro Catapano
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