Roma, l’attacco non segna pi¨´: finite le bollicine?

Se il rischio sembrava quello di avere troppe bollicine, come non soffrire di nostalgia ritrovandosi con una bevanda sgasata? In fondo, la cartina di tornasole della Roma ¨¨ data dalle partite contro le ultime in classifica del campionato: le genovesi. Contro i rossobl¨´, all’esordio, fin¨¬ con un 3-3 tanto pirotecnico quanto sfortunato, contro i blucerchiati, ieri, si ¨¨ concluso con uno 0-0 tanto noioso quanto meritato, basti considerare che l’unico tiro dei giallorossi nello specchio della porta ¨¨ arrivato nella ripresa, ad opera peraltro del (pi¨´ che) convalescente Dzeko. Cosa c’¨¨ stato in mezzo? Probabilmente, la italianizzazione di Fonseca, rivendicata con orgoglio dopo il sofferto successo per 1-2 in trasferta contro il Bologna. Vero, certe cose andavano aggiustate, ma il gioco scintillante per cui il portoghese era stato scelto ¨¨ apparso solo a sprazzi (primo tempo col Sassuolo, secondo col Basaksehir). Non ¨¨ un caso, perci¨°, che nelle prime quattro partite stagionali la Roma abbia segnato 12 gol, mentre nelle successive sei solo 5.

Infortunati

Una involuzione netta, che si pu¨° spiegare solo parzialmente col nugolo d’infortunati che ha cominciato a colpire la rosa giallorossa dall’inizio della stagione. Adesso poi, con Dzeko a mezzo servizio per via della frattura allo zigomo che lo costringe a indossare una maschera protettiva (evitando per¨° qualsiasi contrasto) e Kalinic infortunato (oggi, insieme a Cristante, sosterr¨¤ degli esami strumentali) , la situazione non sembra migliorare, anche se il rientro di Under e Mkhitaryan sembra sempre pi¨´ vicino. Insomma, ¨¨ davvero allarme attacco, anche perch¨¦ il calendario non aiuta, visto che gioved¨¬ arriver¨¤ all’Olimpico il Borussia Moenchengladbach e domenica il Milan. Toccher¨¤ a Fonseca provare ad inventare qualcosa.