Roma-Napoli e Atalanta-Lazio i big match: questa Serie A ¨¨ apertissima
Serie A campionato aperto, le partite pi¨´ importanti della prossima giornata saranno Roma-Napoli, la quarta contro la prima, somma punti 48, e Atalanta-Lazio, la seconda contro la quinta, somma punti 45. Milan, Inter e Juve - le grandi storiche, i club che assommano il maggior numero di scudetti, 74 in tre - resteranno a guardare, impegnate in gare meno importanti. La Juve con l’Empoli, il Milan a San Siro contro il Monza, l’Inter a casa Fiorentina. Siamo alla vigilia dell’undicesima giornata e c’¨¨ tutto il tempo di rientrare, ma l’asse si ¨¨ spostato.
? riemerso il Centro-Sud, con il Napoli dominante e con le romane rampanti. Il fronte del Nord si ¨¨ compattato attorno all’Atalanta (seconda), al Milan (terzo) e all’Udinese, l’intrusa speciale, quinta come la Lazio. Roma-Napoli di domenica sera scioglier¨¤ qualche nodo. Nella scorsa stagione Roma-Napoli si gioc¨° quasi nello stesso giorno, il 24 ottobre. Stavolta sar¨¤ il 23, una coincidenza temporale perfetta, con una differenza, un anno fa valeva per la nona giornata, oggi per l’undicesima. S’impone un’altra analogia. Anche un anno fa il Napoli era capolista, con 24 punti. Otto vittorie nelle prime otto giornate, il Napoli di Luciano Spalletti sembrava inarrestabile, predestinato allo scudetto. Impazzava Osimhen, tale e quale Kvaratskhelia oggi. La Roma veniva dall’umiliazione in Conference League, la batosta per 6-1 in Norvegia, contro il Bod? Glimt. Jos¨¦ Mourinho non poteva perdere e gioc¨° per non prenderle, lasci¨° il pallino a Spalletti e attese invano la ripartenza perfetta. Il Napoli colp¨¬ un palo e una traversa. Fin¨¬ 0-0 e gli allenatori vennero espulsi, Mou per doppia ammonizione e Spalletti per proteste a gara conclusa. Il Milan raggiunse il Napoli in cima, un segno celeste con il senno di poi. Questa volta un pareggio all'Olimpico permetterebbe all’Atalanta di agganciare il Napoli in cima, se i gasperiniani battessero la Lazio. Il precedente obbliga il Napoli alla discontinuit¨¤, vincere a Roma per evitare che un altro pari o, peggio, una sconfitta instilli il dubbio della storia che si ripete e rafforzi Mourinho nella sua figura di anti-Spalletti.
Mou ¨¨ l’esorcista del gran toscano, Spalletti non l’ha mai battuto. Si sono incontrati sei volte: tre vittorie del portoghese e tre pareggi. Con l’aggravio del marchio dello “zero tituli”, perch¨¦ Mou gli slogan sulla prostituzione intellettuale e sui “tituli” li coni¨° nel marzo 2009 da allenatore dell’Inter dopo una partita contro la Roma di Spalletti. Domenica l’allenatore del Napoli ¨¨ chiamato a far passare un passato che lo pizzica. Un successo a casa Roma avrebbe un valore enorme per la classifica del Napoli e permetterebbe a Spalletti di rompere il cerchio in cui Mourinho lo ha imprigionato.
Maurizio Sarri a Bergamo dovr¨¤ inventarsi qualcosa per compensare l’assenza di Ciro Immobile, indisponibile fino a gennaio. Inevitabile l’associazione con quel che accadde nel 2016, quando Sarri al Napoli riprogramm¨° Mertens come falso nove per colmare la voragine aperta dalla cessione di Higuain e dall’infortunio di Milik. Un’intuizione geniale, il tridente in formato Banda Bassotti, Callejon-Mertens-Insigne, trascin¨° il Napoli verso il sol dell’avvenire, la rivoluzione sarrista. Oggi Pedro o Felipe Anderson al centro dell’attacco ¨¨ la soluzione pi¨´ logica, ma Sarri ¨¨ imprevedibile. Perch¨¦ non lo scontento Luis Alberto, per esempio? Lo spagnolo e Sarri non hanno legato, su una soluzione alla Mertens potrebbero ritrovarsi. All’opposto si potrebbe osare un Milinkovic torracchione d’area. Un campionato aperto a tutto, fuori dai soliti schemi.
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