Il girone di ritorno dei nerazzurri inizia senza gol. Nel finale i neroverdi sfiorano il colpaccio
Mauro Icardi, attaccante dell'Inter. GETTY
Oltre diecimila bambini e nemmeno un gol da festeggiare. Non sapremo mai come suona un boato post-rete creato da soli voci “bianche”. Inter e Sassuolo sprecano un’occasione pi¨´ unica che rara, chiudendo sullo 0-0 la gara dei BUU, intesi come “Brothers Universally United”. Ma non ¨¨ per troppa “fratellanza”, o per non scontentare nessun bimbo (ce n’erano anche del Sassuolo), che le due squadre si prendono un punto a testa. Il pareggio ¨¨ frutto di due tempi simili per svolgimento, con i neroverdi a comandare nelle parti iniziali e i nerazzurri ad andare all’assalto, creando pericoli, in quelle finali. Nel recupero il Sassuolo legittima ulteriormente il risultato (o forse recrimina), quando i subentrati Boga e Bourabia mettono paura alla Curva Sud, oggi pi¨´ rumorosa di quella Nord. Sassuolo guidato da un Boateng sontuoso (manca solo l’acrobazia gol nel finale), Inter con Icardi poco coinvolto, e che non trova il bersaglio di testa nell’unica occasione vera (quella che di solito trasforma).
POCHE IDEE —
L’Inter ferma a tre la mini-serie di vittorie consecutive, non riuscendo mai davvero a prendere possesso del match: Spalletti nel finale rimette dentro Lautaro, ma stavolta le sue conclusioni non sono vincenti. Poco prima era entrato Nainggolan, per una mezz’ora che non passer¨¤ alla storia. Inizialmente in panchina, Joao Mario lo sostituisce anche nel ruolo di rifinitore centrale nel 4-2-3-1: non ¨¨ da l¨¬ che passa il gioco interista nel primo tempo. I pericoli maggiori nascono infatti dai piedi di Perisic, in versione uomo assist (al 32’ trova Politano, sul tocco al volo salva Consigli), il pi¨´ convinto nel cercare la porta ¨¨ Vecino, con inserimenti frequenti. Non tantissime idee, comunque.
SASSUOLO ATTRAENTE —
Il Sassuolo di De Zerbi si conferma squadra “attraente”, che a tratti seduce con la capacit¨¤ di creare azioni offensive. Berardi ha “voglia” e tira ripetutamente, concludendo anche con una tiro a giro un’azione “da Bar?a” (o quasi) al 25’. Quella va fuori, ma altre volte servono le manone di Handanovic. Boateng fa il “nueve” poco falso e molto riferimento, anche se poi sa smistare il pallone per i compagni. Nel 4-3-3 Locatelli ¨¨ quello pi¨´ libero di inserirsi: nel primo tempo ha la palla buona su un buco di De Vrij, ma tira fuori, nella ripresa innesca il Boa che di testa fa quasi 1-0. Il finale sembra una concessione al pubblico di bambini, che vuole un gol: squadre lunghe, occasioni su entrambi i fronti. Nulla di fatto, ma molto di dimostrato dal Sassuolo. Per l’Inter ¨¨ una frenata, anche a livello di gioco e convinzione: in mezzo manca un po’ di spinta, in difesa Skriniar conferma di valere tutti quei soldi di cui si parla, Handanovic risolve problemi. Servirebbe qualche guizzo in pi¨´ davanti: con Perisic pian piano si spegne anche Politano. Poteva anche andare peggio, a livello di risultato.
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Valerio Clari
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