Pubblichiamo integralmente l'intervista che Franco Battiato rilasci¨° alla Gazzetta nel marzo 1997, in occasione dell'uscita di uno dei suoi dischi di maggior successo: "L'imboscata".
L'INTERVISTA
L’intervista alla Gazzetta nel 1997: "Giocavo da libero, tra i primi in Sicilia. E c'era un certo Anastasi"
Ventiquattro anni fa il cantautore ci concesse una lunga chiacchierata su calcio e non solo: "Simpatizzo per le squadre che giocano bene. La competizione sta guastando la purezza dello sport"
Maestro Battiato, il campionato prepara un'imboscata alla Juve. A San Siro, complice l'Inter.
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"Spero che l'agguato riesca. Per il piacere del rovescio, per l'interesse del torneo, per spirito cabalistico".
? interista?
"No. Simpatizzo per squadre che giocano bene come Vicenza e Atalanta: formazioni senza fuoriclasse, ma con un'anima".
Lei ¨¨ stato calciatore.
"Da ragazzo, tra gli anni 50 e 60. Ero mediano e mi ritrovai ad agire come libero. Un ruolo nuovo, per l'epoca. Credo di essere stato uno dei primi liberi siciliani. In senso temporale, intendo".
La sua squadra?
"Il Riposto, espressione di un paese tra Catania e Taormina. Arrivammo in Promozione, ma la societ¨¤ rinunci¨° per motivi economici. Tutti parlavano del centravanti della Massiminiana di Catania. Dicevano: "Far¨¤ grandi cose". Si chiamava Pietro Anastasi".
Un aneddoto?
"Ad Acireale, ultima partita di campionato. Noi primi in classifica, senza la macchia di una sconfitta. Inchiodammo gli avversari nella loro area, ma non c'era verso di segnare: pali, traverse, deviazioni. Io passai il tempo a grattarmi le caviglie sulla linea di centrocampo. All'ultimo minuto l'ala destra dell'Acireale part¨¬ in contropiede ed effettu¨° un cross per l'ala sinistra. Intercettai maldestramente il passaggio e spedii la palla all'incrocio. Un autogol meraviglioso. E rammento un attaccante del Taormina, specialista nel fare gol dalla bandierina del calcio d'angolo. Impressionante: il colpo gli riusciva una volta a partita".
? vero che il suo naso pronunciato ¨¨ dovuto al calcio?
"Confermo. Avevo 12 o 13 anni e un giorno, durante una partita, sbattei contro un palo della porta. Restai svenuto a lungo. Quando tornai in me, il naso era lievitato. Mio fratello sugger¨¬: ‘Vai a casa e fila a dormire senza farti vedere’. Il mattino dopo la nonna venne a svegliarmi e alla vista della mia faccia prese ad urlare. Era una Sicilia distratta, accadevano cose tribali. Mia madre si preoccup¨°, ma aspett¨° una settimana prima di portarmi dal dottore. Il medico sentenzi¨°: "Se l'avessi visto subito, gli avrei ridotto la frattura. Ora non posso fare pi¨´ niente".
Lei ha giocato una partita nella nazionale cantanti.
"Nel 1985, a San Siro, contro la nazionale femminile. Rischiai l'infarto per sventare gli scatti di una biondona. Non toccavo palla da vent'anni, non ero allenato. Dopo dieci minuti iniziai a vedere nero e uscii".
Nostalgia del passato. Il calcio di oggi?
"Seguo le partite internazionali e l'Italia. Mi sembra che il calcio di trent'anni fa possa definirsi statuario se paragonato al football di oggi. Vedo tiri incredibili, giocate ad altissime velocit¨¤. La competizione sta guastando la purezza dello sport. Falli brutti, tensioni. Un tempo c'era pi¨´ gentilezza: chi commetteva una scorrettezza si scusava immediatamente. L'aspetto commerciale predomina. Ovunque, non solo nel calcio".
Sacchi o Maldini?
"Maldini. Si vedeva che dietro i successi dell'Under 21 c'era la sua mano".
Youri Djorkaeff, fantasista dell'Inter, ¨¨ francese, ma le sue radici sono armene, della genia dei Calmucchi.
"Un antico proverbio dice: ci vogliono sette russi per fare un armeno".
Che cosa significa?
"Che l'armeno ¨¨ furbissimo commerciante e ha spiccate qualit¨¤ mistiche. Paese affascinante, l'Armenia. Mi sovviene una antica leggenda di quelle terre: si dice che se un membro della trib¨´ degli Yasidi fa un cerchio per terra da l¨¬ non si esce, si resta prigionieri".
Lei ¨¨ studioso di Oriente. Lo canta nelle sue canzoni, gli ha dedicato parte della sua produzione operistica. Negli ultimi anni l'Est ¨¨ cambiato.
"Alla Mecca ¨¨ possibile mangiare gli hamburgers americani. Il "mio" Oriente non esiste pi¨´ da secoli. Ma noi occidentali non siamo gli unici depositari della verit¨¤ e della vita. Il Tibet ¨¨ lontano, per¨° non vedo perch¨¦ non dovremmo interessarcene".
C'¨¨ un Est che persegue il peggio dell'Ovest.
"Per certi versi Istanbul assomiglia a New York e per altre cose New York sembra Istanbul. Le metropoli occidentali stanno diventando mercati mediorientali e sullo sfondo dei mercati mediorientali spuntano le sagome di grattacieli occidentali. ? una continua e reciproca contaminazione".
L'integralismo islamico?
"Ogni uomo porta dentro s¨¦ l'aggressivit¨¤. Quelli che ce l'hanno pi¨´ sviluppata cercano appigli per alimentarla. L'integralismo ¨¨ un pretesto, il problema ¨¨ negli uomini. Su scala ridotta ¨¨ lo stesso meccanismo che spinge i violenti a infestare gli stadi. Il calcio non c'entra. Quelli sono teppisti".
Battiato ha suonato davanti al Papa e ha cantato a Baghdad, contro l'embargo Usa nei confronti dell'Iraq di Saddam.
"Spero che nessuno ci veda una contraddizione. Fermo restando il fatto che, quando sento dire: "Che brava persona, ¨¨ coerente", penso: "Poveretto". Inseguo il cambiamento di idea e di prospettiva. Chi si rinchiude dentro un'ideologia provoca disastri".
Ma Saddam...
"Il mio viaggio a Baghdad aveva l'unico scopo di puntare l'indice contro l'embargo economico nei confronti di un popolo. E un popolo ¨¨ fatto di gente comune. Perch¨¦ negare cibo e medicinali a donne, vecchi e bambini che nulla sanno di politica e militarismo? Una barbarie, quell'embargo. Io non faccio politica, la mia politica ¨¨ l'uomo".
Dio esiste a prescindere dalle religioni?
"Il male non sta dove lo si addita e il bene non ¨¨ dove lo si enuncia. Nelle chiese entrano ladri e assassini ed ¨¨ giusto: cosa facciamo? Chiudiamo le porte in faccia a chi vuole pentirsi?".
Un'Italia che delude. Nel '91 incise Povera Patria, anticipando certe sciagure e certi scandali. L'Italia resta una povera patria?
"Questo Paese mi sta deludendo molto. Vedo vigliaccheria, oscenit¨¤, malvagit¨¤. E la televisione... Ci vanno per insultare e per demolire il proprio antagonista di carriera o di vita. Vince chi urla di pi¨´. Mi consola il fatto che per strada resista un ceppo di italiani saggi. Ho pi¨´ fiducia nelle persone che nelle istituzioni. Assolutamente".
Una canzone dell'ultimo album, L'imboscata, dice che ci sfugge il vero senso della vita.
"Sfugge perch* non vogliamo coglierlo. ? pi¨´ comodo occuparsi di altro".
Altra citazione dal disco: amata solitudine, isola benedetta. Ci possiamo leggere un riferimento alla Sicilia?
"No, quella canzone descrive la fine di un amore. Per la mia terra vale quanto scrisse Manlio Sgalambro (filosofo e collaboratore di Battiato, ndr) nel prologo dell'opera Il cavaliere dell'intelletto: "La Sicilia ¨¨ un'isola che attende impaziente di inabissarsi".
In un altro brano si parla di correnti gravitazionali. E anni fa lei cercava un centro di gravit¨¤ permanente. Perch¨¦ ama la legge di gravit¨¤?
"Perch¨¦ mi piacerebbe volare. Ma Centro di gravit¨¤ permanente esprimeva un'esigenza metafisica, spirituale, non terrena".
? compositore operistico e consiglia gli Smashing Pumpkins, gruppo americano di suoni duri.
"Sono per il talento, non per i generi. Negli Smashing c'¨¨ il guizzo creativo".
Sta per cominciare una tourn¨¦e nei palasport: non accadeva da anni.
"Negli anni 70 mi chiusi in una stanza, a studiare elettronica. Poi cominciai a sentirmi prigioniero e uscii. Oggi ho nuovamente voglia di divertirmi".
Baller¨¤ come un tempo? Avanti e indietro? In girotondo?
"Qualcosa far¨°, se avr¨° fiato. Sono movenze che ho "rubato" a tante culture. Come muovevano le mani certe danzatrici del ventre o certe ballerine balinesi. Certe mosse di anche o di caviglie. Dico una cosa ardita: ci sono movimenti corporei che nascondono segreti esistenziali".
In una vecchia canzone parlava dell'era del cinghiale bianco. Grazie alla clonazione i cinghiali bianchi ritorneranno a centinaia.
"Non ci vedo del male in assoluto. Penso che si debba percorrere il percorribile. E per quanto ho capito si pu¨° replicare non pi¨´ del cinquanta per cento di una vita. Ci sono buone speranze che la fotocopia dell'Einstein del 2000 risulti deficiente".
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