Il capo della Polizia interviene nel dibattito sulle iniziative contro violenza e razzismo. E il sottosegretario Giorgetti: "Abbraccerei umanamente Ancelotti, ma lui dovrebbe capire la responsabilit¨¤ dell'ordine pubblico"
"Se abbraccerei umanamente Ancelotti in caso di sospensione della gara per cori razzisti? Umanamente lo capirei, ma anche lui dovrebbe capire e interrogarsi circa la responsabilit¨¤ dell'ordine pubblico che va disciplinato: coinvolge 50-60 mila persone che ad esempio dovrebbero lasciare ordinatamente lo stadio". A dirlo ¨¨ l’onorevole Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla Presidenza del consiglio dei ministri con delega allo sport, intervenuto a un Convegno al Mapei Stadium - e ancora in fase di svolgimento - sul tema "Calcio e ordine pubblico, l’evoluzione della disciplina sulla sicurezza negli stadi". Giorgetti aggiunge anche che "la chiusura degli stadi ¨¨ una sconfitta dello Stato e una cosa sulla quale si deve lavorare e soprattutto la giustizia sportiva deve agire prima, a monte. Bisogna far s¨¬ che il fair play stia alla base dell'educazione, va insegnato nelle scuole calcio". Secondo il sottosegretario, infatti, "il calcio ha una responsabilit¨¤ sociale enorme sulla formazione del carattere e sull'educazione dei ragazzi. Dobbiamo bonificare lo sport, a partire dai campetti di periferia. Non togliamo il sogno ai ragazzini di andare allo stadio a tifare la propria squadra, ma diamogli per¨° la cultura necessaria per capire che non deve farsi attrarre dalla delinquenza che spesso si annida nelle curve degli ultr¨¤". Per contrastare il fenomeno della violenza negli stadi, dice sempre Giorgetti, "c'¨¨ una produzione normativa significativa, c'¨¨ tutto quello che ci deve essere. Qualcosa si pu¨° migliorare o affinare, ma se ci fosse un'applicazione rigorosa o pene esemplari, probabilmente non sentiremmo la necessit¨¤ di emettere ulteriori norme o aggravanti. Si pu¨° fare, per¨° costruiremmo un castello che forse alla fine non realizza risultati".
responsabilita' —
Oltre a Giorgetti, ¨¨ presente anche il Prefetto Franco Gabrielli (capo della polizia e direttore generale della pubblica sicurezza) che sul tema-sospensione di una partita la pensa cos¨¬: "Ognuno ¨¨ libero di prendere le decisioni e le iniziative che ritiene giuste, ma poi ¨¨ normale che ogni azione abbia una conseguenza. Certi atteggiamenti da parte dei tifosi sono certamente da condannare e stigmatizzare, ma rammento l’etica della responsabilit¨¤ che coinvolge tutti in base alle azioni assunte e fatte". Continua il capo della Polizia: "Sospendere una partita? La decisione finale spetta sempre a chi ¨¨ responsabile dell'ordine e della sicurezza pubblica. Non voglio svilire il ruolo di un arbitro a cui competono le decisioni di natura sportiva - ha continuato Gabrielli - sospendere una partita pu¨° causare conseguenze di gestione, come sul deflusso di migliaia di persone. Questioni che devono essere valutate da chi ha un occhio a 360 gradi sull'evento. Le norme ci sono e parlano chiaro?.
striscioni —
Gabrielli ha poi aggiunto: "Ognuno deve fare la sua parte, dai calciatori ai dirigenti che devono essere pi¨´ accorti nelle dichiarazioni, evitando di accendere gli animi. Ma anche noi addetti alla sicurezza, utilizzando maggior buon senso. Sulla repressione della violenza non bisogna avere piet¨¤, ma su alcune situazioni, come ad esempio su certi striscioni, a meno che non incitino all'odio e alla violenza, si pu¨° essere meno rigidi. Abbiamo fatto passi in avanti in questi anni come riprendere il dialogo con le tifoserie, la cui assenza in passato ha provocato danni. Pi¨´ potere agli steward? Sono d'accordo sul definire meglio questa figura, ma non diventino poliziotti aggiunti perch¨¦ altrimenti facciamo un passo indietro. L'impiantistica e l'adeguamento degli stadi ¨¨ fondamentale per garantire sicurezza durante gli eventi".
Presente anche la presidente dell’Osservatorio Daniela Stradiotto che ha annunciato per domani ogni decisione dell’Organo inerente alla partita Lazio-Napoli.
Matteo Dalla Vite
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