Dal prossimo campionato, i 20 tra Var e Avar che oggi vengono designati ogni settimana sui dieci campi della Serie A, si ritroveranno tutti in una grande e moderna sala di controllo
Fabio Maresca alla Var. Getty
Al progetto l’Aia lavorava da tempo, ma nel massimo riserbo. Una sfida ambiziosa, ma anche rischiosa, perch¨¦ mette mano ad un modello considerato da tutti vincente. Dal prossimo campionato, i 20 tra Var e Avar che oggi vengono designati ogni settimana sui dieci campi della Serie A, si ritroveranno tutti a Coverciano, in una grande e moderna “control room”. “? in avanzata fase di progettazione da parte dell’Associazione Italiana Arbitri – la nota diffusa oggi pomeriggio – la realizzazione di un centro Var (Video Assistant Referee) unico per tutte le gare, presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano”.
il centro —
In realt¨¤, il centro Var esiste da tempo e gi¨¤ sotto la gestione Tavecchio ¨¨ diventato un centro di addestramento internazionale, sotto l’egida della Fifa, dove, tanto per dire, sono andati ad esercitarsi tutti gli arbitri del Mondiale russo. La novit¨¤, che equipara l’Italia a Germania, Spagna, Portogallo e Olanda, ¨¨ la creazione di una centrale unica, con nuovi e pi¨´ efficaci strumenti tecnologici, dove si alterneranno gli addetti al Var. “La sala Var unica, in accordo con la Federazione Italiana Giuoco Calcio, probabilmente prender¨¤ il via a partire dalla stagione sportiva 2019-2020 – fanno sapere dall’Associazione italiana arbitri – e avr¨¤ l’obiettivo di fornire un’attivit¨¤ arbitrale sempre pi¨´ efficace ed efficiente per l’intero mondo del calcio italiano e internazionale, ponendoci ancora una volta all’avanguardia per capacit¨¤ di innovazione”. “Un progetto molto importante, cui crediamo tantissimo – le parole del numero uno dell’Aia Marcello Nicchi -. Gli arbitri italiani ancora una volta si pongono all’avanguardia”.
Alessandro Catapano
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