Lotito ha presentato un emendamento per togliere il divieto di sponsorizzazione indiretta del betting. Anche il ministro Abodi ¨¨ al lavoro
Non ¨¨ soltanto per il danno - evidente - che ha procurato al calcio che il senatore e presidente della Lazio Claudio Lotito ha presentato - per la seconda volta - un emendamento per modificare il Decreto Dignit¨¤. Alla base della decisione c¡¯¨¨ un¡¯attenta analisi di dati che non pu¨° che dimostrare come la norma voluta nel 2018 dal M5S - in particolare da Luigi Di Maio - per combattere la ludopatia abbia avuto nel lungo periodo effetti opposti.?
Fallimento
¡ª ?Ricordiamo che il Decreto Dignit¨¤ vieta "qualsiasi forma di pubblicit¨¤, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, comunque effettuata e su qualunque mezzo, incluse le manifestazioni sportive, culturali o artistiche, le trasmissioni televisive o radiofoniche, la stampa quotidiana e periodica, le pubblicazioni in genere, le affissioni ed internet". L¡¯effetto di questo stop alla pubblicit¨¤ delle agenzie autorizzate di scommesse ¨¨ stato creare nell¡¯utente maggiore confusione su quali siano i siti legali e quali quelli illegali. Di conseguenza si ¨¨ assistito negli ultimi anni a un costante aumento del mercato nero delle scommesse. Secondo il rapporto Ipsos Luiss del 2023 oggi abbiamo 4,4 milioni di giocatori in canali illegali, ovvero il 17% su 21 milioni di scommettitori. Il fatturato del settore non autorizzato frutta 1,9 miliardi, giocate che se fossero state fatte in ambito legale avrebbero fruttato circa un miliardo allo Stato.?
L¡¯emendamento
¡ª ?Lotito nell¡¯emendamento di Forza Italia che ha presentato come primo firmatario vuole intervenire su un punto preciso del Decreto Dignit¨¤: chiede infatti di togliere dal testo le parole "anche indiretta" riferito appunto alla sponsorizzazione del betting. Questo permetterebbe - tra le altre cose - di riportare sulle maglie delle squadre di calcio le agenzie di scommesse, un affare che ad esempio frutta alla Premier circa 84 milioni. Il presidente della Lazio ne ha parlato anche durante le audizioni sul futuro del calcio in Commissione Cultura a Palazzo Madama: "La cosa assurda ¨¨ che per demagogia il governo precedente ha tolto la sponsorizzazione indiretta sulle scommesse, poi accendiamo la tv e in tutti i campionati internazionali questo non succede. In Italia non si pu¨° mettere neanche un marchio, perch¨¦ induce alla ludopatia. Cose strumentali, che non hanno senso". Il problema ¨¨ avvertito da tutto il settore, tanto che nelle stesse audizioni al Senato pure Gravina ne aveva sottolineato "l¡¯impatto negativo sul calcio". Quale? Si stima che il Decreto Dignit¨¤ nella sua interezza - quindi non soltanto la parte di sponsor "indiretto" - sia costato al calcio professionistico circa 100 milioni di euro a stagione. E va considerato che il volume di scommesse sul pallone ¨¨ enorme e in costante aumento: nel 2022 in Italia sono state fatte puntate sul pallone per 13,2?miliardi di euro. Nel 2006 erano appena 2,1.?
Il governo
¡ª ?La questione - soprattutto dal punto di vista del mancato contrasto alla ludopatia - sta da tempo a cuore anche al ministro per lo Sport Andrea Abodi, che recentemente durante un question time in Parlamento ha detto: "Credo che il Decreto Dignit¨¤ che vieta tout court la comunicazione diretta delle scommesse abbia bisogno di approfondimento e di una rivisitazione perch¨¦ possa concorrere al contrasto ai fenomeni ludopatici oltre che all¡¯affermazione delle tutele nei confronti del gioco legale. La ludopatia si combatte attraverso un gioco regolamentato, tracciato e che prevede anche un contingentamento delle risorse che ogni singola persona pu¨° spendere. Continuer¨° a lavorare perch¨¦ ci sia anche un ulteriore discrimine tra scommesse sportive e giochi d¡¯azzardo che meritano di essere affrontati diversamente, come succede in altri Paesi in Europa".?
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