Juve, tre settimane senza tecnico: eppur si muove...
Era di venerd¨¬, era di maggio: qualche riga sul sito della Juventus e tanti saluti a cinque anni di successi irripetibili. Venerd¨¬ 17 maggio, esattamente tre settimane fa, i bianconeri davano sostanza alla separazione da Massimiliano Allegri. L’ufficialit¨¤ era arrivata dopo giorni interminabili e voci impazzite: l’indomani il tecnico e Andrea Agnelli, in una conferenza congiunta e piuttosto emozionata, spiegarono che l’addio era stato voluto dalla societ¨¤.
Da quel momento la Juve pare essere entrata in una bolla, ferma e immobile soltanto in apparenza: non ha ancora un allenatore, vive un irritale periodo di “vacatio”, ma sotto traccia molto si muove.
fuori dalla bolla
¡ªSiamo al 7 giugno e, tre settimane dopo lo strappo, al di l¨¤ di ogni considerazione sulla stranezza di questo momento, i bianconeri non arretrano di un millimetro nelle loro certezze: “Abbiamo idee chiare e nessuna fretta”, ha appena detto il capo dell’Area Sport, Fabio Paratici. Tradotto: questo periodo senza condottiero in panchina ¨¨ fisiologico e ben ponderato. Non deve allarmare il mondo Juve, cos¨¬ come non allarma il prescelto per raccogliere la pesantissima eredit¨¤ di Allegri: Maurizio Sarri, a qualche chilometro da Torino, aspetta solo uno squillo da Londra. Mentre passa le giornate con gli amici di sempre a Figline, nel Fiorentino, il suo intermediario Fali Ramadani ¨¨ infatti pronto a prendere un aereo privato per l’Inghilterra e formalizzare la separazione. A quel punto la Juve spalancherebbe le braccia al vecchio nemico: insieme potrebbero uscire definitivamente dalla bolla.
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