analisi
Serie A quarta in Europa con 2,88 miliardi di ricavi. Scendono gli stipendi, il deficit resta alto
LĄŻInghilterra ¨¨ lontana, irraggiungibile, ma anche Spagna e Germania sono al momento fuori portata. LĄŻItalia resta al quarto posto per fatturato in Europa. La Serie A non riesce a tornare sul podio, sebbene nellĄŻultimo anno abbia registrato il miglior aumento percentuale. I ricavi sono arrivati a 2,88 miliardi, +23 per cento, ma non ¨¨ bastato per insidiare Bundesliga e Liga ormai sopra i tre miliardi. Siano in quarti in tante voci, tv, biglietteria, sponsor, purtroppo secondi nel deficit, ma con risultati molto interessanti nellĄŻabbattimento del costo del lavoro (leggi stipendi dei calciatori). Non lĄŻunica delle contraddizioni italiane dellĄŻultimo European Club Finance and Investment Landscape, il rapporto dellĄŻUefa sullo stato dellĄŻarte del calcio europeo nellĄŻultima stagione.
premier
ĄŞ ?LĄŻEuropa cresce: il fatturato totale ha raggiunto 29 miliardi. La Premier viaggia a velocit¨¤ impensabili per il resto dĄŻEuropa. Con un ricavo di 7,15 miliardi vale quanto Liga e Bundesliga messe assieme: 7,27 miliardi. La Spagna ¨¨ ancora davanti alla Germania di un niente, 3,65 contro 3,62 miliardi. Le tre leghe top hanno mostrato progressi tra il 9 e il 12%. Quindi lĄŻItalia: il segno positivo rispetto allĄŻultimo rapporto (+23%) porta il fatturato a 2,88 miliardi. A questo ritmo la soglia anche psicologica dei tre miliardi pu¨° essere raggiunta. La Francia per¨° ¨¨ dietro con la seconda performance: +19 per cento e 2,37 miliardi. La distanza dagli altri campionati ¨¨ notevole. La prima delle Ą°medieĄą, la Russia, non raggiunge il miliardo. LĄŻOlanda, tanto per tornare a Feyenoord e Psv, vale un quarto della Serie A: 680 milioni.
quarto posto
ĄŞ ?CĄŻ¨¨ un parallelo tra il dato finale e le singole voci. LĄŻItalia ¨¨ al quarto posto per diritti tv (1,09 miliardi), per sponsor e commerciale (810 milioni), per incassi da stadio (430 milioni). Migliore il risultato dei premi Uefa per il rendimento nelle coppe: nellĄŻultima stagione, con un successo (Atalanta in Europa League), una finalista (Fiorentina in Conference), una semifinalista (Roma in Europa League), abbiamo conquistato la quinta squadra in Champions e incassato 410 milioni da Nyon. La stagione ĄŻ24-25 potrebbe garantire cifre in linea, forse pi¨´ alte, siamo gi¨¤ attorno ai 360 milioni ma grazie allĄŻaumento del montepremi. Tutte le altre voci messe assieme hanno un impatto meno rilevante: 140 milioni, 7Ąă posto.
stipendi ok
ĄŞ ?Il miglior risultato relativo ¨¨ quello che riguarda gli stipendi: i club di Serie A hanno pagato 1,48 miliardi ai giocatori e 420 milioni al resto del personale. Rispetto allĄŻEuropa top siamo stati pi¨´ virtuosi: lĄŻInghilterra paga ¨C dilapida? ¨C 4,76 miliardi complessivi di salari, la Spagna ¨¨ a due miliardi e mezzo, la Germania supera di poco i due. Noi siamo a 1,9 sommando le due voci. Non solo: questa spesa ¨¨ il 66 per cento dei ricavi, prima superava lĄŻ83%. Una chiara inversione di tendenza in uno scenario globale che prospetta nuove minacce: i club sono generalmente pi¨´ attenti a non strapagare i calciatori, ma gli stipendi del resto del personale stanno diventando una voce consistente. Dopo la pandemia le spese sono aumentate dovunque.
deficiti alto
ĄŞ ?Nota dolente: il deficit. Con ricavi lontani dai valori delle tre big, lĄŻItalia registra un segno rosso di 379 milioni, comunque dimezzato rispetto allĄŻanno precedente. Soltanto lĄŻInghilterra fa peggio: 880 milioni. La Premier comincia a non essere pi¨´ sostenibile, le crepe sono evidenti, lo stato economico di diversi club preoccupa. Noi non riusciamo a rendere attiva la Serie A. Abbiamo due club nella top 10 degli utili: la Lazio (3Ąă, +41 milioni) e lĄŻAtalanta (6Ąă, +37). E altri due a fondo classifica: Juve (83Ąă, -196 milioni) e Roma (80Ąă, - 76). Due squadre con conti da aggiustare, anche se la Roma ha meno prospettive di incassi e i bianconeri hanno presentato il bilancio provvisorio in decisa controtendenza. Soprattutto per i giallorossi si apre ora una partita importante sul piano del fair play.
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