Tra i tanti trasferimenti della sessione invernale qualcuno non riesce nemmeno a scendere in campo. Per Barreca solo 4’ a Newcastle, troppa concorrenza per Sau alla Sampdoria
Boateng-Barcellona, sembra gi¨¤ finita. Getty
Dal Mapei Stadium al Camp Nou il passo ¨¨ stato brevissimo. Il 21 gennaio il passaggio di Boateng dal Sassuolo al Barcellona aveva sorpreso tutti, la presentazione ufficiale lo aveva lanciato da star nel mondo blaugrana e la possibilit¨¤ di giocare al fianco di Messi non era pi¨´ una pazza idea solo da Play Station. All’apparenza tutto da favola, tranne la realt¨¤ dei fatti. “Sono felice di essere qui, ma anche consapevole di non venire a fare il titolare” aveva dichiarato l’ex Milan, che non si aspettava di giocarle tutte, ma nemmeno di finire ai margini in meno di un mese. Boateng ha giocato soltanto 123’, di cui 63’ in Coppa del Re contro il Siviglia e 60’ in Liga contro il Valladolid. Dal 16 febbraio scorso ¨¨ letteralmente sparito dal campo, sabato scorso per la sfida contro il Real ¨¨ rimasto fuori per la quarta volta consecutiva dai convocati e in Spagna sono gi¨¤ certi che non verr¨¤ riscattato (per 8 milioni di euro) a fine stagione.
PI¨´ NERO CHE BIANCO —
Ancora pi¨´ inspiegabile l’inizio dell’esperienza inglese di Antonio Barreca, preso dal Newcastle in prestito dal Monaco e impiegato solo per 4’ in Premier League: un fugace assaggio per la sfida col Tottenham, qualcosa come 240 secondi e poi mai pi¨´ convocato per le successive quattro partite. Di recente ne ha parlato anche l’Evening Chronicle, quotidiano del nord est inglese molto vicino ai Magpies, trattandolo come trasferimento pi¨´ discutibile delle ultime stagioni e ricordando le dichiarazioni di Rafa Benitez appena l’ex Torino e Cagliari mise piede a Newcastle: “Volevamo un laterale sinistro per rinforzare la nostra rosa” afferm¨° il tecnico “ha tutte le caratteristiche che cercavamo per quel ruolo. Ora dovremo vedere in quanto tempo si adatter¨¤, ma faremo di tutto per aiutarlo”. Per ora Barreca ¨¨ in fondo alle gerarchie, sulla corsia mancina gli vengono preferiti sia Ritchie sia Dummett e anche in questo caso il riscatto a fine stagione appare tutt’altro che un’ipotesi realistica.
SERIE A —
Passando invece al campionato italiano in molti erano scettici sull’impatto dell’ex Southampton Cedric, che all’Inter fatica a trovare spazio (79’ giocati in A) e a lasciare il segno, confermando la maledizione dei terzini nerazzurri: ¨¨ il 20¡ã giocatore in quel ruolo negli ultimi 9 anni e non sembra essere ancora una volta quello giusto anche perch¨¦ riscattarlo costerebbe 11 milioni. Per una questione di concorrenza, e contro dei colleghi prolifici, non sta trovando spazio Marco Sau alla Sampdoria, contento di ritrovare Giampaolo come allenatore, meno felice di finire spesso relegato in panchina e veder segnare Quagliarella o Defrel: per il sardo solo 16’ giocati nella sconfitta interna contro il Frosinone. Del resto non tutti gli acquisti lasciano il segno allo stesso modo. E Piatek insegna.
Giorgio Coluccia
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