Il 21enne ha anche riconosciuto 7-8 tifosi, alcuni dei quali avrebbero partecipato all'assalto, da un album fotografico mostrato dai pm. Il gip: “Collaborazione determinante”
Gli scontri nella notte di Inter-Napoli. ANSA
Sono stati concessi i domiciliari a Luca Da Ros, 21 anni, il tifoso dell'Inter arrestato per gli incidenti prima di Inter-Napoli che sono costati la vita al tifoso del Varese Daniele Belardinelli. Il gip milanese Guido Salvini ha accolto la richiesta di scarcerazione dopo il lungo interrogatorio di ieri davanti ai pm presso il carcere di San Vittore. Inoltre Da Ros, come spiegato dal suo legale Alberto Tucci, "in un album fotografico di 34 persone" mostratogli ieri dai pm "ha riconosciuto 7-8" ultras della Curva Nord ( tra cui Nino Ciccarelli, capo dei Viking), "alcuni dei quali hanno partecipato" all'assalto.
L'INTERROGATORIO —
Il difensore di Da Ros aveva rivelato che nel corso dell’interrogatorio il suo assistito, oltre ad aver confermato le accuse contro Marco Piovella, aveva parlato anche dell’investimento di Daniele Belardinelli. Da Ros ha detto che Dede ¨¨ stato colpito dalle prime auto che sono passate, e non si trattava di Suv. “Ma sono cose che non ha visto, gliele hanno riferite”. Ancora l’avvocato Tucci: “Luca ha raccontato di aver visto Belardinelli soccorso e trasportato dai tifosi napoletani a volto scoperto che lo hanno spostato dalla carreggiata e portato verso un parchetto. In quella fase sia gli interisti sia i napoletani dicevano “basta, basta”.
IL GIUDICE —
Come scrive il gip Guido Salvini, la collaborazione di Da Ros ¨¨ stata determinante: “Ha fornito ai magistrati numerosi dettagli utili sulle modalit¨¤ dell’attacco e per risalire ai responsabili dell’omicidio di Belardinelli, nonostante le minacce ricevute presso la sua abitazione e apparse su numerosi social network, e malgrado la pressione e l’omert¨¤ della curva”.
Gasport
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