De Laurentiis e il boss in campo
Lepore: "Il Napoli non è coinvolto"
Il presidente ha incontrato il sindaco De Magistris e ha spiegato sulla presenza del boss Lo Russo durante Napoli-Parma: "Era stato accreditato da uno dei nostri manutentori e non era sottoposto a provvedimenti restrittivi per reati da stadio: non possiamo vigilare sulla fedina penale di tutti". Ma intanto il boss era presente in altre partite sul campo
- Aurelio De Laurentiis è nato a Roma il 24 maggio 1949. LaPresse
NAPOLI, 8 giugno 2011 - In mattinata, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha incontrato il neo Sindaco De Magistris per discutere della questione San Paolo e l’occasione è stata propizia per chiarire la presenza a bordo campo del boss Antonio Lo Russo durante Napoli-Parma della passata stagione (finita 2-3 per i ducali) sulla quale sta indagando la Procura: "A me non risulta che il Napoli sia coinvolto in alcun modo – dice De Laurentiis - perché non siamo considerati responsabili per la presenza ai margini del terreno di gioco di un soggetto che non era sottoposto a provvedimenti restrittivi per reati da stadio. Inoltre, questo signore era vicino ad un rappresentante delle forze dell’ordine ed era stato accreditato da uno dei nostri manutentori: il Napoli non può vigilare sulla fedina penale di tutti quelli che sono accreditati a bordo campo. Il calcioscommesse? Scommesse? Per il momento vedo molto sensazionalismo. Comunque, bisognerà trovare con Platini e Blatter una soluzione: il problema è globale e non solo italiano”.
nuove foto — Intanto, però, spuntano nuove foto del boss Lo Russo in altre partite. Come, ad esempio, Napoli-Catania e Napoli-Fiorentina, sempre della passata stagione. Nelle immagini si vede l'attuale latitante a bordocampo, come in Napoli-Parma.
lepore scagiona il napoli — "Se ci sono dei reati è nostro dovere intervenire. Allo stato attuale posso escludere che il Napoli sia coinvolto". Lo ha detto il procuratore di Napoli, Giovandomenico Lepore, ai microfoni di radio Crc. Poi ha aggiunto: "Col processo di Calciopoli abbiamo evidenziato molte cose che non andavano, abbiamo dato la possibilità alla Federazione Italiana di cambiare qualcosa ma non è cambiato nulla. Da quando sono venute fuori le scommesse, la criminalità organizzata, che ha buon fiuto, ha cercato di sfruttare la situazione. Abbiamo cominciato ad indagare non tanto sul gioco del calcio ma quanto sulle scommesse. Per quello che ci interessa l'importante è coltivare il filone delle scommesse e scoprire come vanno le cose. Chi riesce ad influire sul risultato delle partite deve venire fuori. Come cittadino, mi ha sempre sorpreso il fatto che dei risultati di alcune partite, all'ultimo minuto si ribaltassero: mi è sempre sembrata una cosa strana".
indagini su tre gare — La procura di Napoli, intanto, ha delegato la squadra mobile ad acquisire i filmati relativi a tre partite del campionato di serie A, sia di quello appena concluso sia del precedente. Secondo quanto si è appreso, l'attenzione degli inquirenti si concentra - oltre che su Napoli-Parma del 10 aprile 2010, conclusa 2-3 con la vittoria in rimonta degli emiliani e già al centro dell'attenzione per la presenza a bordo campo del boss Lo Russo -, anche su Lecce-Napoli dell'8 maggio scorso, finita 2-1, e su Sampdoria-Napoli 1-0, ultima partita del campionato 2009-2010. L'attenzione del pool di magistrati coordinati dal procuratore aggiunto Giovanni Melillo sarebbe scaturita da alcune dichiarazioni di persone orbitanti nel mondo delle scommesse: non si sa se tali elementi derivino da intercettazioni telefoniche o fonti dirette. Il pool di magistrati procede per l'ipotesi di reato di frode sportiva.
- Il boss Lo Russo a destra durante Napoli-Catania del 2010. Ansa
i dati delle scommesse — Napoli-Parma del 10 aprile 2010, però, non ha creato problemi di flussi anomali agli operatori di scommesse che fanno capo ai Monopoli di Stato. Al blitz del Parma avevano creduto in pochi: appena lo 0,7% delle scommesse effettuate sulla rete dei bookmaker italiani era finito sui gialloblu (dati a 7,00), mentre il Napoli (a 1,50) poteva contare sul 97% di giocate piazzato sulla sua vittoria, un vantaggio netto ma naturale visto il divario tecnico tra le due squadre. La prima frazione si conclude sull’1-0 e premia il 74% di puntate sul segno "1 primo tempo", bancato a 1,95. Il colpo di scena arriva nella seconda parte della gara, con il Parma che recupera lo svantaggio e con i partenopei che alla fine cedono per 2-3. Il risultato “abbondante”, riferisce Agipronews, premia il 76% delle giocate sull’Over (a 1,75), anche questo favorito in lavagna. Tutto regolare anche sul versante “live”, dove i segni più giocati sono sempre quelli relativi ad una vittoria dei padroni di casa. Nessuna irregolarità, almeno nei flussi di gioco dei bookmaker italiani (i dati di quelli esteri non sono al momento verificabili), anche su Sampdoria-Napoli, ultimo appuntamento della stagione 2009/2010. Era il 16 maggio dello scorso anno e la Sampdoria aveva bisogno degli ultimi punti per conquistare il quarto posto in campionato, mentre il Napoli aveva già raggiunto i suoi obiettivi. L’"1" era offerto a quota stracciata (1,33) e, informa Agipronews, venne pronosticato nell’80% delle giocate. La partita finì 1-0. L’ultima partita nel mirino degli inquirenti di Napoli risale esattamente a un mese fa. I salentini sono imbrigliati nella lotta per la salvezza, al Napoli invece basta un punto per conquistare la Champions senza passare per i preliminari. Le quote si aprono all’insegna dell’equilibrio: 2,50 per il Lecce, 2,60 per i partenopei, 3,35 per il pareggio. Le percentuali di gioco raccolte dagli operatori di scommesse collegati ad Aams “premiano” le maggiori motivazioni salentine: il Lecce, fa sapere Agipronews, ottiene il 45% delle preferenze, il Napoli si ferma al 38%. Va forte anche l’Over, dato a 1,70 e a cui va l’86% delle giocate. Le squadre termineranno l’incontro sul 2-1. Anche in questo caso non si conoscono ancora i dati dei bookmaker esteri.
colazione col questore — Intanto è durato poco più di un'ora l'incontro tra il questore di Napoli, Luigi Merolla ed il presidente della società partenopea, Aurelio De Laurentiis. La "colazione di lavoro", in programma dal primo giugno ed arrivata in un momento caldo a causa delle voci del calcio scommesse, è servito ai due per parlare del futuro tenendo presente che quest'anno gli azzurri saranno impegnati in Champions League. Ciò comporterà un maggiore impegno anche da parte delle forze dell'ordine impegnate nella gestione dell'ordine pubblico.
Gianluca Monti© RIPRODUZIONE RISERVATA- CONSIGLIATI DA GAZZETTA
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