Il Pipita, nelle prime due uscite con i Blues, non ha convinto e ora potrebbe saltare la partita di sabato per un fastidio alla schiena. E la rincorsa dello United preoccupa il tecnico italiano
Gonzalo Higuain nella partita di ieri. Getty
Centoquarantasette minuti nell’annata di un centravanti sono poco o niente. Nel Chelsea di questo periodo, per¨°, quando le buone intenzioni di inizio torneo sono un lontano ricordo e il quarto posto ¨¨ a forte rischio, ogni istante ¨¨ determinante. E il fatto che l’impatto di Higuain nella sua prima ora e mezza con la maglia dei Blues sia stato inadeguato ¨¨ sotto gli occhi di tutti. In FA Cup al cospetto dello Sheffield Wednesday, avversario morbido, l’argentino ha offerto una ventina di sponde telefonate, si ¨¨ procurato due mezze occasioni in cui la lucidit¨¤ e l’efficacia dei suoi tempi d’oro sono venute meno e ha glissato su un calcio di rigore.
CONTRO IL BOURNEMOUTH —
Nella terribile nottata di Bournemouth, in cui i londinesi hanno toccato numericamente il punto pi¨´ basso dell’era Abramovich, il Pipita ha fatto ancora peggio. Due volte in fuorigioco, nessuna occasione creata o finalizzata e l’ipotesi di un acciacco alla schiena che potrebbe tagliarlo fuori dal prossimo impegno di sabato contro l’Huddersfield. Tant’¨¨ che nelle ultime ore sui social i tifosi del club di Stamford Bridge si stanno chiedendo se il club non abbia mirato l’obiettivo sbagliato e il vero affare non l’abbia invece fatto il Milan con l’acquisto del pistolero Piatek.
NON SOLO HIGUAIN —
Gettare la croce solo ed esclusivamente sull’attaccante di propriet¨¤ della Juventus sarebbe per¨° ingeneroso. Anche nel periodo d’oro nella prima parte di stagione, quando i ragazzi di Sarri avevano azzeccato un filotto di dodici risultati utili consecutivi, qualche crepa cominciava gi¨¤ ad apparire. Ed era stata spesso mascherata dalle magie di Hazard. Poi, i nodi sono venuti al pettine e i Blues hanno alzato bandiera bianca in cinque occasioni negli ultimi dodici confronti di Premier. E ora di critiche ce ne sono un po’ per tutti. A partire dall’intransigenza di Sarri che non altera mai il suo 4-3-3 di partenza e regala tempo di gioco con il contagocce al gioiellino di casa Hudson-Odoi, passando per la troppa scolasticit¨¤ del gioco di Jorginho. Fino ad arrivare alle distrazioni da matita rossa di David Luiz e alla flessione marcata di Alonso sulla corsia di sinistra.
Dopo il patatrac di ieri il tecnico italiano ha rinchiuso negli spogliatoi del Vitality Stadium per ben sessanta minuti Higuain e compagni. Sar¨¤ stato sufficiente per indirizzare i problemi di questo Chelsea? La dichiarazione dell’ex allenatore del Napoli “Forse non sono in grado di motivarli” non induce certo all’ottimismo. Di sicuro non c’¨¨ tempo da perdere perch¨¦ la rincorsa del Manchester United mette a serio rischio l’ultima posizione Champions disponibile e Abramovich non gradirebbe rimanere per un altro anno fuori dall’Europa che conta.
Pier Luigi Giganti
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