Federico Chiesa aveva un sorriso largo cos¨Ź, il giorno della presentazione ad Anfield. A proprio agio con lĄŻinglese, studiato e assimilato come una seconda lingua alla scuola americana di Firenze, forse un poĄŻ intimidito dalla maglia rossa che soppesava tra le mani, ma impaziente di cominciare la sua storia con il Liverpool. Quella storia, di fatto, non ¨¨ ancora cominciata. E il sorriso probabilmente si ¨¨ un poĄŻ incrinato, se non intristito. In tre mesi di calcio inglese, Fede quella casacca Red lĄŻha indossata poco, pochissimo, quasi niente: nemmeno unĄŻora e mezza, appena 78 minuti complessivi, di cui 58 in Carabao Cup, la meno luccicante delle competizioni cui partecipa il Liverpool, nellĄŻunica partita che ha giocato da titolare. Chiesa si ¨¨ trasferito in Premier per rilanciare la propria carriera. Anche in azzurro, certo. La sua ultima partita in Nazionale ¨¨ quello sciagurato ottavo allĄŻEuropeo contro la Svizzera. Poi ¨¨ arrivato lĄŻaddio alla Juventus dopo unĄŻestate tribolata che ne sta compromettendo il rendimento anche oltre le immaginabili difficolt¨¤ di ambientamento che avrebbe avuto comunque in Premier.?
momento no
Chiesa a Liverpool deve cambiare ritmo. Anche per... Spalletti
Contenuto premium