Il tecnico, campione con le Foxes nel 2016, ha parlato con commozione della scomparsa di Srivaddhanaprabha: "Aveva sempre parole positive per tutto, con un’elettricit¨¤ che ti dava la carica. Sembrava un padre"
Srivaddhanaprabha e Claudio Ranieri. AP
Sono giorni di amarezza e di domande, nella citt¨¤ di Leicester. Sono giorni in cui i ricordi affiorano, in cui - dopo la tragedia accaduta nella serata di sabato - le immagini di Srivaddhanaprabha si mescolano alla grande impresa di cui ¨¨ stato a capo. Nel 2016, la vittoria pi¨´ bella: la Premier League ottenuta con le sue Foxes. Due anni dopo, un destino beffardo l’ha portato via. A Sky Sport 24, il ricordo di Claudio Ranieri ¨¨ un tuffo nel recente passato. Pieno di tutto. Soprattutto d’affetto. “Il sapore ¨¨ amaro, la notizia mi ha scosso tremendamente - ha raccontato il tecnico - Era un uomo buono, aveva sempre parole positive per tutto, con un’elettricit¨¤ che ti dava la carica. Sembrava un padre”.
l‘aneddoto —
La vera passione del presidente era il polo: aveva acquistato il Leicester anche per assecondare la passione di suo figlio, gran tifoso e prossimo erede del suo impero. “Quando ci siamo visti mi ha detto di voler salvare la squadra, poi ¨¨ andata come sappiamo - sorride Ranieri -. Lui era solito salire poco prima della partita: salutava tutti, mai una parola negativa. Ecco: se devo chiudere gli occhi e pensare a lui, lo vedo col sorriso sulle labbra”. Un modo di fare che per il tecnico romano ¨¨ sempre stato di grande esempio. “Una volta, pochi giorni dopo il mio compleanno, sal¨¬ come sempre al campo per farci un in bocca al lupo. Solo che si present¨° con una torta grandissima, ‘costringendo’ i giocatori a cantare ‘tanti auguri’, la chiosa dell’allenatore. E per fortuna, in questi casi, certi ricordi non moriranno mai.
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