Dopo le scintille per l'esultanza di un assistente del tecnico italiano al gol al 96' di Barkley, il portoghese spiega l'accaduto: "Un gesto maleducato, ma Maurizio ha chiesto scusa. Anch'io ho commesso errori in passato"
Mourinho e Sarri si stringono la mano dopo la partita. AP
Fine partita incandescente. Tutto ¨¨ iniziato al sesto minuti di recupero di Chelsea-Manchester United, quando un gol di Barkley evita a Sarri la prima sconfitta in Premier e lo fa entrare di diritto nella storia del club londinese: l'ex Napoli ¨¨ infatti diventato il primo manager nella storia del Chelsea a non perdere una partita delle prime otto giornate nella sua stagione d'esordio.
La scintilla —
Un gol che ha fatto andare su tutte le furie Jos¨¦ Mourinho, e non solo perch¨¦ il pari ha allontanato lo United dalla vetta, ora distante 9 punti: il portoghese ¨¨ rimasto molto infastidito dall'esultanza, a dir poco scomposta, del collaboratore di Sarri, Marco Ianni. L'ex centrocampista, oggi nello staff dei Blues, tornando verso la sua area tecnica, urla qualcosa a Mourinho e la reazione del portoghese ¨¨ immediata. I due si sfiorano nel sottopassaggio. Intervengono steward, giocatori e vice per riportare la calma. Il parapiglia dura un minuto, poi si riprende a giocare, ma dopo trenta secondi l’arbitro Dean fischia la fine. Sarri e il preparatore atletico Bertelli vanno a stringere la mano a Mourinho che dice qualcosa all’allenatore del Chelsea, poi il portoghese cammina verso i fan dello United per applaudirli, ricambiato. Poi ¨¨ il solito Mou, quello che mostra le tre dita ai tifosi del Chelsea per ricordare i campionati vinti alla guida dei Blues fa calare il sipario allo Stamford Bridge, e riporta alla mente le tre dita mostrate al San Siro "milanista" durante un Milan-Real Madrid del 2010, pochi mesi dopo quel "Triplete" che lo ha fatto diventare una leggenda dell'Inter.
Scuse accettate —
In sala stampa, a pochi minuti dal triplice fischio, il portoghese torna calmo: "Una persona mi ha mancato di rispetto, ma si ¨¨ gi¨¤ scusata. Sarri e il suo staff si sono scusati - dice ai giornalisti in conferenza -. Scuse accettate. Anche io ho commesso errori in passato". Dall'altro lato, Sarri non cerca giustificazioni per il pessimo spettacolo offerto dal suo staff: "Non ho visto quello che ¨¨ accaduto, ma ho parlato con Jos¨¦ - ha detto nel post gara l'ex allenatore del Napoli -. Ho capito che era colpa nostra, e sono intervenuto andando direttamente dal responsabile. Abbiamo commesso un grosso errore. Ho parlato con il mio assistente, ma ora ci parler¨° ancora. Provvedimenti? Ripeto, voglio riparlare con lui".
esultanze e polemiche —
Tutto rientrato, insomma, e altrimenti non poteva essere visto che proprio Mourinho era finito sotto accusa dopo l'esultanza esagerata dopo il successo sul Newcastle. I festeggiamenti del portoghese erano finiti addirittura nel mirino della Football Association per le espressioni colorite utilizzate dallo "Special One" al termine della gara: la stessa federcalcio britannica aveva deferito ufficialmente il tecnico dello United con l'accusa di aver utilizzato un linguaggio "offensivo e/o insultante e/o improprio", e aveva fatto rischiare una squalifica a Mou proprio per la gara contro il Chelsea. Insomma, chi di esultanza ferisce...
Daniele Polidoro
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