Ronaldo, via libera dallo United. E i Red Devils puntano gi¨¤ al sostituto

Cristiano Ronaldo pu¨° lasciare lo United. Almeno secondo Erik Ten Hag, che ha deciso che il 37enne non ¨¨ pi¨´ “incedibile e parte integrante del progetto”, come aveva invece sempre sostenuto quando CR7 era lontano dalla squadra per “motivi familiari” dopo che la sua richiesta di cambiare aria era diventata di dominio pubblico. La dirigenza dei Red Devils ora deve decidere come muoversi, sempre che qualcuno si presenti con quell’offerta concreta che finora non ¨¨ mai arrivata.

Cambio di rotta

Ronaldo nell’umiliante 4-0 incassato sabato dal Brentford era tornato titolare dopo aver cominciato la Premier in panchina. CR7 a Londra ¨¨ stato il meno disastroso di una squadra allo sbando, uno dei pochi ad avere un’idea di cosa fare in campo. Ma ¨¨ evidente la frattura che c’¨¨ tra lui e la squadra e di quanto i rapporti col tecnico siano passati da inesistenti a tesi. CR7 non ha stretto la mano all’allenatore prima di lasciare il campo e non ¨¨ andato, nonostante le insistenze di Steve McLaren, il vice di Ten Hag, a salutare i tifosi dello United presenti allo stadio del Brentford. Non ¨¨ stato l’unico, ma la sua assenza ¨¨ quella che ha fatto pi¨´ rumore. Ronaldo si ¨¨ presentato domenica mattina alle 9 a Carrington con gli altri compagni per l’allenamento punitivo a cui Ten Hag ha sottoposto il gruppo: una corsa di 13.8km, la differenza tra la distanza coperta in campo sabato tra i giocatori del Brentford e quella dello United. Nell’analizzare i perch¨¦ di questa falsa partenza, dell’involuzione di una squadra che in precampionato senza Ronaldo aveva dato tanti segnali positivi, l’allenatore ha deciso che la “distrazione” CR7 ¨¨ un problema che va risolto. E per questo ha chiesto alla dirigenza di lasciarlo andare. A patto che gli venga prima messa a disposizione una soluzione per un attacco che in due partite ha segnato un solo gol, e per giunta su autorete. Una crisi che nemmeno il ritorno in gruppo di Anthony Martial, il centravanti del precampionato con Ronaldo in permesso per motivi familiari (una delle ragioni per cui vuole lasciare Manchester, oltre alla voglia di continuare a giocare in Champions League) k.o. per le prime due partite di Premier, baster¨¤ a risolvere.

Opzioni

Lo United ¨¨ da tempo sul mercato alla ricerca di un centravanti. Ha parlato con l’Atletico Madrid prima di Alvaro Morata e ora di Matheus Cunha, 23enne per cui il club spagnolo chiede almeno 50 milioni di euro, cifra che al momento i Red Devils non sarebbero disposti a pagare. L’altra opzione ¨¨ Jamie Vardy, 35enne che ha segnato 153 gol in 10 anni al Leicester: le Foxes sarebbero per¨° riluttanti a separarsi da una delle loro bandiere, dopo una sessione di mercato in cui hanno gi¨¤ salutato il capitano Kasper Schmeichel e in cui stanno provando a tenere a bada le insistenze del Chelsea per Wesley Fofana, che potrebbe diventare il difensore pi¨´ caro del mondo se i Blues mettessero davvero sul piatto i 90 milioni che chiede il Leicester. Allo United sono stati accostati anche Mauro Icardi, finito ai margini del Psg, Pierre Aubameyang, che il Barcellona sta gi¨¤ trattando col Chelsea, e Raul de Tomas dell’Espanyol.

Ronaldo

L’apertura alla cessione ha rimesso in moto Jorge Mendes, l’agente di CR7 che il mese scorso l’ha offerto senza successo a mezza Europa. A pi¨´ riprese si sono tirate indietro Barcellona, Bayern Monaco, Psg, Chelsea e Atletico Madrid. La pista Napoli, pi¨´ volte sostenuta dalla stampa inglese, non ¨¨ mai stata veramente un’opzione. Come il ritorno di Ronaldo in prestito allo Sporting Lisbona, la squadra in cui ¨¨ cresciuto, che non pu¨° permettersi i 29 milioni di euro di stipendio per cui il portoghese ¨¨ a libro paga nel 2022-23. Ronaldo, che ha rifiutato nelle scorse settimane un’offerta di 300 milioni in due anni per andare a giocare in Arabia Saudita, vuole una squadra che gli garantisca la Champions League, quella che manca allo United. A Manchester, per mille ragioni, ora non pu¨° restare. Ma le opzioni all’altezza di uno dei migliori giocatori della storia, che guarda al Mondiale di novembre col Portogallo e a una nuova stagione da protagonista al massimo livello, sono davvero poche. Come quelle dello United per uscire dalla sua clamorosa crisi.