Il tecnico del Manchester City replica al presidente della Federazione argentina: "Non mi ha mai contattato e non conosce nulla della mia situazione"
Josep Guardiola, 47 anni, allenatore del Manchester City. AFP
Non si placano le polemiche intorno alla successione di Sampaoli sulla panchina dell'Albiceleste. Dopo l'invettiva di Maradona contro i media, rei di non favorire la sua candidatura per la guida dell'Argentina, questa volta tocca a Pep Guardiola, che si ¨¨ visto costretto a smentire le parole del Presidente dell'AFA (la Federazione argentina), Claudio Fabi¨¢n Tapia, con un duro affondo.
troppo caro —
Proprio il numero uno del calcio argentino, infatti, in un'intervista alla stampa sudamericana nei giorni scorsi ha espresso commenti al vetriolo riguardo alla possibilit¨¤ che Pep Guardiola potesse diventare il nuovo ct della Selecci¨°n, ipotesi tramontata ancor prima di diventare concreta secondo Tapia in quanto "servivano molti soldi, avremmo dovuto ipotecare tutto e forse non sarebbe stato sufficiente".
la risposta —
Parole, quelle del massimo rappresentate della Federcalcio argentina, che non hanno fatto piacere al tecnico del City, dal quale ¨¨ arrivata la pronta risposta: "Sono molto deluso e dispiaciuto. Nessuno dall'Argentina ha mai parlato n¨¦ con me n¨¦ con il mio entourage". Quindi la stoccata: "Il presidente dell'Afa non sa nulla della mia situazione. Prima di parlare del mio denaro, dovrebbe sapere quanto guadagno". Insomma, una delle panchine pi¨´ importanti al mondo sta diventando una vera e propria questione di stato. Ma Guardiola ¨¨ sicuro e prova a chiudere definitivamente la querelle: "In ogni caso l'allenatore deve essere argentino e ci sono molti buoni allenatori argentini".
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