Xhaka e Aubameyang abbattono i Red Devils: interrotta la striscia positiva di Solskjaer. La squadra di Klopp va sotto in avvio, ma poi ribalta la partita con le doppiette dei due attaccanti. Rimonta anche per Sarri, ma deve accontentarsi del pari
Aubameyang festeggia il 2-0 sul Manchester United. Getty
Big in campo in questa domenica di Premier. Il Liverpool, all'ora di pranzo, si sbarazza con un poker (in rimonta) del Burnley e continua ad insidiare il City a -1. Subito dopo il Chelsea di Sarri si ¨¨ fatto stoppare in casa dai Wolves e ha dovuto ringraziare un colpo del solito Hazard per non crollare (rete del pari al 92'. Infine il big match dell'Emirates ha visto il trionfo dell'Arsenal (aiutato da un rigore molto dubbio) sullo United: Red Devils scavalcati, tre punti d'oro nella corsa al quarto posto.
arsenal-united —
La lunga marcia in campionato di Solskjaer si ferma tre mesi dopo il suo insediamento al posto di Jos¨¦ Mourinho, allo stadio Emirates, dove l’Arsenal supera 2-0 il Manchester United e compie un bel passo in avanti nella lotta per la Champions. I Red Devils non perdevano in Premier dal 16 dicembre 2018. Il trampolino per la conquista dei tre punti dei Gunners ¨¨ la rete di Xhaka, favorita da una mezza papera di De Gea: il portiere spagnolo al 12’ si addormenta sul tiro da lontano del centrocampista e la banda di Emery si trova a gestire il match con maggiore autorit¨¤. I Red Devils reagiscono e Leno ¨¨ bravo due volte su Lukaku. Nel momento di maggior pressione dello United, un’incursione in area di Lacazette viene contrastata da Fred. Il contatto tra i due giocatori ¨¨ quasi impercettibile. Moss ¨¨ lontano, ma fischia il rigore a favore dell’Arsenal, completando cos¨¬ il week end degli errori macroscopici dei fischietti inglesi. Dopo il gol in fuorigioco convalidato al Manchester City, la rete irregolare concessa al Burnley nel match di Liverpool, ecco questo penalty, versione regalo di Pasqua anticipato. Aubameyang riscatta il flop dal dischetto contro il Tottenham e abbatte per la seconda vola De Gea. E’ il 69’, match chiuso. Il finale ¨¨ da tregenda. Pioggia e vento flagellano l’Emirates. Solskjaer, con la squadra devastata dagli infortuni, lancia in Premier il giovane Greenwood. Rashford ci prova di testa, ma non ¨¨ fortunato. Alla fine, lo United ha molti rimpianti: la traversa colpita da Lukaku sullo 0-0, il palo di Fred, il rigore inesistente del 2-0, le parate di Leno. Anche all’Emirates, dopo l’aggressione subita da Grealish al 10’ del derby Birmingham-Aston Villa, c’¨¨ un episodio di cronaca da registrare: un teppista entra in campo e colpisce Smalling. Il difensore dello United viene protetto dagli steward che bloccano l’aggressore. Se ¨¨ gi¨¤ scattato l’effetto emulazione nel calcio inglese, siamo messi male.
liverpool-burnley —
La lotta per il titolo Manchester City-Liverpool va avanti a suon di gol: dopo il 3-1 della squadra di Pep Guardiola sul Watford, ecco il 4-2 dei Reds sul Burnley. Un successo meritato e una grande risposta di carattere: le due rivali restano divise da un punto in classifica. Stavolta il vento, evocato da Jurgen Klopp dopo il derby con l’Everton, ha davvero complicato la vita al Liverpool. Con un’aggiunta: l’errore di Marriner in occasione dell’1-0 del Burnley, viziato da un fallo di Tarkowski su Alisson. Con la beffa finale: l’ammonizione al portiere brasiliano per proteste. Si parte e dopo 6’ il Burnley sale sull’1-0. Westwood calcia un corner e la parabola a giro spinge il pallone verso la porta. Alisson prova a saltare, ma Tarkowski con un braccio lo blocca a terra. Fallo, ma per Marriner tutto regolare. I Reds reagiscono e al 19’ Salah parte alla carica e crossa verso il centro: il portiere Heaton e i difensori si scontrano, Firmino pareggia con la sigaretta in bocca. Il Liverpool insiste e al 29’ Man¨¦ non perdona: 2-1. Il vento continua a disturbare il match. Il Burnley, in lotta per salvarsi, non molla. Al 67’ Firmino sigla il 3-1. Il match sembra chiuso. La traversa di Man¨¦ all’82’ aumenta i meriti dei Reds, ma al 91’ Gudmundsson inventa la seconda rete del Burnley. Klopp in panchina ¨¨ furibondo. I Clarets si lanciano all’assalto, ma una ripartenza dei Reds consente a Man¨¦ di dribblare Heaton: 4-2, tutti a casa. Klopp sorride, abbraccia i giocatori e si porta la mano verso il cuore per salutare i tifosi.
chelsea-wolves —
La classica situazione tra l’occasione perduta e il punto rimediato: il gol di Hazard al 92’ permette al Chelsea di pareggiare 1-1 con il Wolves e di evitare la caduta allo Stamford Bridge. In sintesi, frenata dopo i due successi nei derby con Tottenham e Fulham, che avevano ridato slancio alla squadra di Maurizio Sarri. La corsa per la Champions resta complicata - sebbene i Blues debbano recuperare una gara – e in questo scenario l’Europa League diventa di giorno in giorno il campo centrale del Chelsea. Vista dalla prospettiva del Wolwerhampton, ¨¨ comprensibile la delusione di Nuno Espirito Santo per una vittoria sfumata nel recupero, ma l’allenatore portoghese pu¨° essere orgoglioso del lavoro che sta svolgendo con un club tornato in Premier dopo sei stagioni. I Wolves, squadra che faceva battere il cuore a George Best, sono settimi e a Londra in tutte le sfide dell’attuale campionato non hanno mai perso.
chelsea, la cronaca —
Match a lungo bloccato, quello dello Stamford Bridge. Il copione ¨¨ semplice: i Wolves si chiudono bene e il Chelsea fatica ad infilarsi in area. I Blues giocano a velocit¨¤ di crociera. In attacco Xazard non ¨¨ ispirato e Higuain non si libera mai dal controllo dei centrali. Quando l’argentino trova uno spazio, ecco il tiro al 12’, deviato in angolo. La banda di Espirito Santo tiene sempre sul chi vive la difesa di Sarri: si intuisce che le ripartenze possono provocare guai. Puntuale, al 56’, un contropiede dei Wolves, con il doppio triangolo Jota-Jimenez, consente al secondo di superare Kepa. Per il centravanti messicano, in prestito dal Benfica, gol numero 12 in campionato. Il Chelsea reagisce, ma l’area dei Wolves ¨¨ una tonnara in cui manca l’aria. Una botta di Pedro viene deviata in angolo da Patricio. Sarri inserisce prima Loftus-Cheek, poi Hudson-Odoi, infine Willian. Con lo sbarco del brasiliano, via libera al 4-2-3-1, con Hazard in posizione pi¨´ centrale. Higuain ¨¨ in ritardo su un cross, Patricio tiene botta in un paio di occasioni, ma al 92’ Hazard, sull’appoggio di Willian, si apre lo spazio e scarica il destro: il pallone rimbalza di fronte a Patricio e finisce in rete. Il gol del belga, il numero 13 in campionato, ¨¨ un regalo al Chelsea nel giorno del 114¡ã compleanno, ma il pareggio, dopo il 76% di possesso palla, 13 angoli a zero e 22 tiri complessivi contro i 2 dei Wolves, lascia l’amaro in bocca.
Stefano Boldrini
© RIPRODUZIONE RISERVATA