Pure in Premier confronto club-arbitri: i monitor ci sono ma non si possono usare...
L'ultima gara tra Everton e Tottenham ¨¨ stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: Dele Alli cade in area e gli Spurs invocano il rigore, ma niente di fatto, l'arbitro ha aspettato tre minuti prima di comunicare la decisione presa dagli addetti ai monitor. Niente penalty e diverse polemiche. Non tanto per la mancata concessione del rigore, bens¨¬ per una strana regola: in Premier, dove la Var ¨¨ ufficiale da quest'anno, i direttori di gara non possono andare a rivedere lo schermo per rivedere la propria decisione. E' possibile, lo fanno tutti, tranne in Inghilterra. Dipende tutto dall'addetto al Var, che non ¨¨ in campo e non sta arbitrando la gara. E il bello ¨¨ che i monitor, come da regolamento, a bordo campo ci sono, inutilizzati.
Riunione Var
¡ªPer questo motivo i dirigenti della Premier incontreranno Mike Riley, capo degli arbitri. In 110 partite di Premier, nessun direttore di gara ¨¨ mai andato a controllare il monitor durante il match. Il tutto ¨¨ sempre stato gestito dagli addetti alla Var: "L'UEFA dice che l'arbitro dovrebbe avere la decisione finale, non il funzionario Var", dicono gli allenatori. Quindi, se la maggioranza dei dirigenti e dei club sar¨¤ d'accordo sulla decisione di andare a controllare i monitor, allora Riley prender¨¤ in considerazione la cosa. La Premier invoca un'inversione a U.
Challenge
¡ªNon solo gli arbitri al monitor, le societ¨¤ sarebbero pronte a fare un tentativo per l'introduzione del challenge, ovvero la facolt¨¤ di chiedere una verifica su alcune situazioni valute dall'arbitro in un certo modo. Una possibilit¨¤ che gi¨¤ esiste negli altri sport, come ad esempio il tennis, ma non nel calcio. In ogni caso, come spiega il Telegraph, la Premier ¨¨ contraria all'introduzione del challenge, e si opporr¨¤ in tutti modi alla richiesta.
Gasport
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