Liverpool, the Last Dance: dentro i casi Salah, Van Dijk e Alexander Arnold
The last dance, chi non l'ha visto? C'¨¨ una squadra che sbaraglia tutti con tre fenomeni, Jordan, Pippen e Rodman, un allenatore che la tiene insieme e un gm convinto che sia il momento giusto per cambiare tutto. Il documentario cult sui Chicago Bulls del 1998 nasce proprio da l¨Ź, dal titolo che coach Phil Jackson d¨¤ all'anno che sarebbe arrivato sulla copertina del playbook: un ultimo ballo, divertitevi e ciao. Finir¨¤ che rivinceranno, Jackson si prender¨¤ un anno sabbatico, Jordan si ritirer¨¤ per la seconda volta, Pippen andr¨¤ a Houston a beccarsi il quadruplo dello stipendio, Rodman verr¨¤ mollato e si andr¨¤ a spegnere a Los Angeles. Fatte le dovute proporzioni e differenze, oggi c'¨¨ un caso simile. il Liverpool di recente ha vinto meno rispetto a quei Bulls e l'allenatore che l'ha creato se n'¨¨ andato da sei mesi, per¨° al momento ¨¨ primo in Premier a +6 sulla seconda con miglior attacco e miglior difesa, domina la classifica di Champions con 6 vittorie su 6 e un solo gol preso, ¨¨ in corsa per le altre due coppe nazionali e nel frattempo le tre stelle-simbolo della squadra traballano. Arrivarono praticamente insieme nel 2017: Alexander-Arnold entrava in pianta stabile in prima squadra mentre prendevano Salah dalla Roma e, pochi mesi dopo, Van Dijk dal Southampton. Otto anni dopo, sono arrivati a fine contratto. C'¨¨ un'altra differenza rispetto ai Bulls: loro sapevano gi¨¤ che sarebbe stato l'ultimo ballo, qui ancora si tratta. Ma il fatto stesso che si arrivi a gennaio ancora in fase di contrattazione, con i tre big liberi di accordarsi con qualsiasi altro club, non ¨¨ un segnale confortante.