L'Arsenal vince 3-1 in casa del Brentford e resta in scia al Liverpool

L’Arsenal ha tutte le intenzioni di essere l’anti Liverpool. Lo ribadisce con una vittoria di personalità al Gtech Stadium, la gelida casa del Brentford dove fin qui era passato solo il Nottingham Forest: i Gunners nella ripresa dominano e si impongono 3-1, completando la rimonta dopo il gol subito in avvio da Bryan Mbeumo, e riprendendosi il secondo posto a -6 dai Reds capolista. Lo svantaggio potrebbe crescere, visto che l’imprendibile squadra di Slot deve recuperare il derby con l’Everton, ma l’Arsenal con questo successo si conferma la prima delle altre. E quella con più talento, personalità e continuità per essere pronta ad approfittare di eventuali passi falsi del Liverpool, a patto di continuare a correre come sta facendo negli ultimi due mesi.

LE CHIAVI

L’ultima sconfitta conosciuta dell’Arsenal resta quella del 6 novembre a San Siro contro l’Inter in Champions. Da allora Arteta ha ritrovato il modo di far correre i suoi: 9 vittorie nelle ultime 12 partite, compresa questa nel derby di Londra col Brentford con buona pace anche dei curiosi affacciati da terrazze e finestre della torre residenziale di 15 piani che sovrasta il piccolo stadio in mezzo alle case delle Bees. La squadra di Frank, che ha fatto in casa 22 dei suoi 24 punti stagionali, si era illusa quando Bryan Mbeumo, l’attaccante che LeBron James durante i Mondiali in Qatar proclamò suo sosia, l’aveva portata in vantaggio col suo 11° centro stagionale. Poi l’Arsenal ha cambiato marcia: ha trovato il pari prima della mezz’ora con Gabriel Jesus, improvvisamente diventato quel numero 9 che i Gunners cercano da tempo (6 gol nelle ultime 4 partite), poi nella ripresa ha ribaltato tutto anche grazie al talento di Ethan Nwaneri, per l’occasione rimpiazzo di Bukayo Saka sulla destra. Il 17enne a cui Arteta ha regalato la prima volta da titolare in campionato nello stesso stadio in cui nel settembre 2022 l’aveva trasformato nel più giovane debuttante nella storia della Premier ci ha messo un po’ a carburare, ma poi ha ispirato primo e secondo gol, candidandosi a giocare di più e a prendere quel posto sull’out d’attacco lasciato libero dall’infortunio della stella dei Gunners. ? andata meno bene a Riccardo Calafiori, titolare per la prima volta dal 30 novembre ma colpevole sul gol del Brentford: è sembrato arrugginito, bisognoso di minuti per ritrovare la miglior condizione e i movimenti con cui aveva conquistato Arteta. Avrà tempo di farlo, perché i Gunners tornano in campo sabato in un mese di gennaio con un totale di 9 partite in 29 giorni. Un momento chiave della stagione, uno in cui i Gunners vogliono dimostrare di essere l’unica squadra a poter impensierire il Liverpool.

LA PARTITA

L’Arsenal va sotto al 13’, quando Mbeumo manda al bar Calafiori e poi infila Raya con un sinistro sul primo palo. I Gunners rischiano il disastro al 28’ per una papera di Raya, ma Jesus li rimette in carreggiata col tuffo di testa dell’1-1 subito dopo. Nella ripresa ci vuole poco perché cambi tutto: al 50’ Merino manda avanti gli ospiti, al 53’ Martinelli fa 3-1, sfruttando come nel gol precedente un’incertezza della difesa del Brentford. Le Bees sono stordite, non si risvegliano neanche quando Frank prova a scuoterle con 4 cambi tutti insieme. E i Gunners si prendono la vittoria che li conferma la seconda miglior squadra della Premier dopo l’imprendibile Liverpool.