Spalletti: "Messi e Ronaldo? Io penso a Calafiori, Cambiaso e Barella"

"Sarebbe bello che i miei calciatori seguissero la legge del bosco: sopravvive chi parla poco e usa orecchie e naso. Devono imparare a sentire il sudore dei rivali da lontano. A volte, quando vedi, è già tardi...". Italia bestiale, perché no? Montaione, cinquanta ettari di paradiso nel verde, a un'ora da Firenze. Qui Luciano Spalletti ritrova se stesso nella natura, con la cagnolina Diana, gli struzzi Blecchina e Giallina, un toro e una mucca scozzesi enormi, un cavallo, i pavoni e mille altri animali. Una collezione da far invidia di magliette, anche quelle di Maradona in cotone. Tutti gli articoli su di lui. La scrivania dove "studia" le convocazioni. Il ct parla del fratello che non c'è più e di tutto quello che lo ricorda, racconta la sua vita e ripete che "è bello per me far vedere come si sta bene qui". Ma poi ci sono anche la Germania in arrivo, la Nations, il Mondiale.?

L'ultima volta in Germania ci siamo un po' persi...

"Questa volta seguiremo bene i cartelli stradali. Io e Gigi (Buffon, accanto a lui, ndr) l'abbiamo vissuta bene, i giocatori un po' meno. Cercheremo di non intasargli la testa, ma di studiare tre o quattro cose che diano fastidio ai tedeschi".

Dopo, la bella Nations. Si riparte da lì?

"Non c'è motivo di cambiare. Però non dobbiamo buttare tutto l'Europeo: ora l'obiettivo è fare un passo successivo al 3-5-1-1 con il quale abbiamo fatto molto bene tra settembre e novembre. Stiamo cercando chi salti l'uomo sulle fasce e si lanci in avanti. Come era Spinazzola a Euro 2021. Contro la Croazia abbiamo finito con un 3-4-3 a rombo, forse è tanto, ma si può trovare un equilibrio, una fascia più offensiva e l'altra più coperta...".

Nomi?

"Sicuramente Zaccagni sta facendo un gran campionato in fascia e al centro. Politano anche. Abbiamo poi Raspadori, perfetto nel 3-5-2, e Maldini che saltano l'uomo in mezzo. Koleosho ha queste caratteristiche. Cambiaso dribbla e taglia. Tra i giovani, Baldanzi. Prendete l'Inter: attacca, sposta avanti Dimarco, Dumfries, Bastoni che non saltano l'uomo come quelli del Real, e così fa fatica contro squadre schierate. Serve anche fisico. Visto Billing del Napoli? In Italia abbiamo uno così".?

Chi?

"Casadei. Sposta il gioco, è nei contrasti aerei. Il fisico è rilevante. La Germania schiera marcantoni: va bene i Messi e i Neymar, ma servono anche quelli con dieci centimetri in più come Casadei".

Che calcio faremo con la Germania?

"Chiedo ai giocatori di saper interpretare più cose. Di vedere il campo non 105 per 68 metri, ma 7mila metri quadrati. Un allenatore deve dare ai suoi gli occhiali tridimensionali: se fai un calcio 3D, senza riferimenti tattici, gli altri non ti prendono. Altra cosa: ormai si attacca con accerchiamento. Meglio andare più sulle fasce e rinunciare a qualche imbucata in centro perché, se perdi palla qui, rischi ripartenze che fanno male".

Loro attaccano sempre.

"Sono forti, ma noi ce la giochiamo con tutti. Siamo forti anche noi. Sono sicuro che ci verranno addosso, come la Francia, spero ci vengano a pressare: dovremo essere bravi a tener palla, fare un passaggio intermedio e rilanciare oltre le loro spalle. Ma anche noi presseremo. Vedremo chi sarà più bravo".

Abbiamo talento?

"Calafiori può diventare un grande. Cambiaso piace alle grandi d'Europa. Barella non puoi contenerlo. A Tonali servono due campi per quanto corre, e nei suoi occhi c'è la gioia per essere tornato a giocare. Qualcuno gioca meno e spero non soffra: tengo particolarmente a Frattesi, ragazzo dolcissimo, con me fa sempre bene, forte, alto, resistente".

Che abbondanza in attacco: Retegui e Kean.

"Molto diversi. Retegui si esalta in area: lo aiuta giocare nell'Atalanta che sta sempre nella metà campo avversaria. Kean è bravissimo a ripartire da solo e servirà anche lui perché con la Germania ci sarà da ripartire".

Locatelli può rientrare nel progetto?

"Davanti alla difesa abbiamo Ricci e Rovella, bravissimi, però ora Locatelli comincia a verticalizzare, fa passaggi meno scontati, si sente in fase di rottura e soprattutto ha grandissima personalità".

Sabato c'è Napoli-Inter, sfida scudetto.

"Sfida aperta, senza calcoli. Conte sta facendo un grandissimo lavoro, il suo Napoli è riconoscibilissimo. Ma l'Inter ha un potenziale altissimo che non ha ancora espresso. E c'è sempre l'Atalanta?.

Cosa pensa del calcio di Motta alla Juve?

"Mi piacevano molto nel Bologna la rotazione di giocatori, i cambi, il calcio relazionale di possesso e passaggi. Anche la Juve, se aggredita, continua a tenere palla, rischia, ma preferisce la manovra. Motta sta ancora cercando un equilibrio".

Che cosa pensa della nuova Champions e dell'eliminazione di Milan, Juve e Atalanta?

"La formula mi piace molto, è un'evoluzione della precedente. Purtroppo noi abbiamo avuto più occasioni da gol, ma ne abbiamo segnati di meno: è stata anche questione di episodi".