A Udine via alla qualificazione a Euro 2020: contro la Finlandia azzurri d’attacco con Mancini che punta sul 19enne juventino in coppia con Immobile
Il c.t. azzurro Roberto Mancini, 54 anni, a colloquio con la squadra a Coverciano GETTY
Non svegliarci dal sogno, Italia. Non cancellare l’illusione di aver ritrovato una squadra che se la giochi di nuovo alla pari con le grandi. La paura era quella di essere caduti dalla grazia, dopo aver sviluppato un complesso d’inferiorit¨¤ per il Mondiale perso nella presunzione di Madrid, nel gelo di Stoccolma e nella disorganizzazione di San Siro. Ricostruzione totale: il compito di Mancini era terribile e nessuno poteva chiedere tutto e subito. Ma come negare che Ucraina, Polonia, Portogallo e Stati Uniti, le ultime uscite, ci abbiano illuso? Dalla quasi retrocessione in Nations League, per poco non passavamo alla ?final four?, sempre in cerca del bel gioco, del possesso veloce, dei giovani da inserire senza paura. Quattro partite consecutive, una pi¨´ bella dell’altra, non una. Ora il rischio ¨¨ l’euforia. Possibile sia questa l’Italia? La Finlandia non dar¨¤ risposte definitive, ma cominciando dal lancio di Kean, subito titolare a 19 anni, il segnale ¨¨ chiaro.
OBIETTIVO ROMA 2020 —
Adesso, per¨°, ¨¨ il momento della verit¨¤. Con una partenza che dar¨¤ una mano all’autostima. Qualificazioni all’Europeo non impossibili, se due squadre su sette accedono direttamente alla fase finale, e le altre sono Bosnia, Grecia, Finlandia, Armenia, Finlandia e Liechtenstein: l’impresa alla portata, con in pi¨´ il salvagente della Nations League in caso disperato. Qualificazioni che non possiamo fallire anche perch¨¦, il 12 giugno 2020, la gara inaugurale a Roma aspetta proprio gli azzurri nel primo Europeo itinerante. Qualificazioni nelle quali sono vietate le sorprese, perch¨¦ il sistema non reggerebbe due eliminazioni consecutive dopo quella russa.
UN SEGNALE: KEAN —
Ma l’obiettivo ¨¨ arrivare l¨¬ mettendo paura (calcistica) ai rivali. E niente di meglio che farlo con una Nazionale che insiste sulla rischiosa convivenza tra due play, Verratti e Jorginho, e osa il diciannovenne Kean in attacco accanto a Immobile. Un manifesto programmatico offensivo. Due centravanti di ruolo in una combinazione che potrebbe suggerire nuovi sperimentalismi tattici a Mancini: magari, in certe fasi, un attacco a due centrali, con Bernardeschi a svariare. Questo ¨¨ stato il bello della Nazionale di Mancini nelle ultime partite, dopo alcune scelte iniziali non convincenti.
E ORA IL GOL —
Oggi, out Chiesa e Insigne, dentro Kean pi¨´ attaccante dei due assenti. Mentre in panchina e in tribuna attendono il loro turno Zaniolo, Mancini, Sensi, Cristante e il diversamente giovane Quagliarella. In tutto questo c’¨¨ un rimpianto non secondario: non aver trasformato quelle decine di occasioni, create in velocit¨¤ e con sfrontatezza, in gol. Solo tre reti contro Ucraina, Polonia e Usa, zero al Portogallo. Su questo avr¨¤ lavorato Mancini, questo ¨¨ il primo obiettivo per vendicarsi dell’umiliazione russa. Se il calcio ha una sua matematica, per¨°, giocando cos¨¬ il gol arriver¨¤. Da stasera?
Fabio Licari
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