Gli azzurri vincono la prima gara di qualificazione a Euro 2020 regolando gli scandinavi in una gara a senso unico. Traversa di Quagliarella nel finale
Roberto Mancini voleva "allegria, gioco e soprattutto gol". Siamo sulla buona strada, anche se serve ancora crescere, soprattutto in fase di realizzazione. Contro la modesta Finlandia, nel primo impegno delle qualificazioni a Euro 2020, arriva un 2-0 che oltre ai tre punti, porta in dote la prime rete con l'Italia di Moise Kean, 18 anni, il primo nato nel Duemila a giocare da titolare con la maglia azzurra. Dieci gare per il c.t. sulla panchina della Nazionale, dieci marcatori diversi, compreso Barella, altro nuovo goleador della storia nostrana. Assenti Florenzi, Chiesa, Insigne e Pellegrini, il Mancio regala una vetrina a Piccini da terzino destro, mentre in attacco con il giovane bianconero ci sono Bernardeschi e Immobile. In mediana confermato il doppio play, con Verratti e Jorginho affiancati da Barella. In porta il titolare ¨¨ ormai Gigio Donnarumma.
Il gran tiro di Barella che sblocca il match. Afp
che inizio —
Gli azzurri partono fortissimo, impedendo alla Finlandia di uscire dalla propria met¨¤ campo. Il frutto di questa pressione si raccoglie al 7': corta respinta della difesa ospite e Barella con un gran tiro di prima intenzione apre il match. Decisiva anche la deviazione sfortunata di Vaisanen che spiazza Hradecky. Sub¨¬to il gol, la Finlandia prova a mettere fuori il naso (tiro larghissimo di Sparv), ma una progressione di Kean per poco non porta immediatamente al 2-0: Piccini al volo non inquadra lo specchio. Gli azzurri non hanno ancora continuit¨¤ di gioco, ma lampi in cui comunque creano le premesse per il raddoppio. Prima dell'intervallo ci vanno vicino Bernardeschi, Kean e Biraghi. Dall'altra parte la Finlandia mostra un insospettabile palleggio, ma non graffia praticamente mai, con Bonucci e Chiellini a fare buona guardia. Al 40' ci sarebbe pure un intervento dubbio in area su Bernardeschi (il tocco di Vaisanen sulla gamba c'¨¨), ma l'arbitro israeliano Grinfeld lascia correre.
brivido —
Nella ripresa il canovaccio resta lo stesso, con l'Italia che spinge alla ricerca del 2-0 e la Finlandia che vivacchia alla meglio. Peccato che Immobile non sia in serata in zona gol (e con la Nazionale gli capita spesso...) e al 51' si faccia anticipare dalla bella uscita di Hradecky dopo l'illuminante invito di Verratti. Chiuderla sarebbe una necessit¨¤, pi¨´ che un vezzo, perch¨¦ nel calcio non si sa mai. E infatti al 65' per poco non ci scappa la beffa: Lod mette dentro dalla destra per Pukki che da due passi calcia fuori. Che brivido di paura.
sollievo —
A riportare la serenit¨¤ ci pensa Moise Kean. Proprio lui, il ragazzino al debutto da titolare, al 74' sfrutta la prima giocata apprezzabile di Immobile per battere Hradecky nell'uno contro uno e mettere al sicuro la gara. La Finlandia accusa il colpo e sparisce dal campo. Poco dopo, vicino al gol pure il neo-entrato Quagliarella, cui solo una super parata del solito Hradecky e una clamorosa traversa strozzano l'urlo in gola. Dentro anche Zaniolo, all'esordio in azzurro. Giusto per coronare una serata che non sar¨¤ epica, ma certifica la definitiva consacrazione del nuovo corso Mancini.
Marco Guidi
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