Dopo il pareggio a reti inviolate con il Portogallo, battuti gli States nel recupero nel test di Genk. Pioggia di occasioni da gol per gli azzurri, il portiere Horvath para quasi tutto
Festa azzurra per il gol di Politano. Getty
Una partita che ¨¨ un po' un viaggio nel tempo. In uno stadio a tinte azzurre - pieno com'¨¨ di italiani di prima e seconda generazione quasi ansiosi di soffrire un po' di nostalgia - nel pre-gara si sentono canzoni davvero vecchio stile (quando alla fine ¨¨ partita "Bella Ciao", qualcuno si ¨¨ commosso), anche se poi in campo sembra esserci davvero il futuro. Italia e Usa scelgono il volto giovane - quindi con parecchie seconde linee - e finisce col successo degli azzurri per 1-0, santificato dalle rete di Politano in pieno recupero. Il merito c'¨¨ tutto, ma occhio alle et¨¤ medie. La formazione degli Stati Uniti in partenza schiera un gruppo con 22 anni di media, mentre gli azzurri vanno poco sopra: 25.
Quanto basta per capire tante sbavature e ingenuit¨¤ che hanno punteggiato una partita, in cui per¨° la squadra di Mancini ha preso il pallino del gioco fin dal fischio d'inizio, insediandosi nella trequarti avversaria, con Verratti a giocare pi¨´ vicino alle punte e l'esordente Sensi davanti alla difesa, pronto a sventagliare - con Bonucci - sopratutto per le incursioni di Chiesa. Non ¨¨ un caso che l'attaccante della Fiorentina sia subito protagonista nelle prime tre occasioni. Al 3', lanciato da De Sciglio, supera Moore e calcia su Horvath in uscita; al 9' conclude fuori di poco dal limite dell'area e al 18' invece crossa per Berardi, il cui colpo di testa non va lontano dal palo sinistro. Se a questo si aggiunge che, dopo una punizione calciata da Sensi in cui Bonucci appoggia quasi tra le braccia di Horvath (18'), al 22' un suo traversone consente a Emerson di colpire di testa da buona posizione, si capisce come il viola brilli in un'Italia che costringe gli Usa a difendersi a 5 e a provare a lungo solo inutili rilanci lunghi per Sergent e Pulisic, mentre Acosta, Adams e Delgado in mediana sono in costante affanno, proprio grazie alla "Banda Bassotti" composta da Barella, Sensi e Verratti. La partita ¨¨ a senso unico. Intorno a met¨¤ gara il possesso palla degli azzurri ¨¨ di oltre il 70% ma, con Lasagna (esordiente da titolare insieme a Emerson) sotto tono, tocca a Berardi impegnare Horvath in una deviazione in angolo su conclusione da fuori (39'). Ma la parata pi¨´ complicata della prima frazione arriva subito dopo, quando al 44' un punizione calciata da Verratti, non toccata da nessuno, sfila verso la porta e costringe il portiere al gran balzo.
Esultanza azzurra. Ap
politano gol —
La ripresa comincia con l'Italia meno arrembante. L'esordiente Grifo, entrato al posto di Chiesa, per¨° al 7' innesca Verratti che di testa manda alto. Gli Stati Uniti alzano il baricentro del proprio gioco e paiono pi¨´ convinti nelle ripartenze, ma la grande occasione capita a Lasagna che, lanciato da Bonucci, tira addosso a Horvath in uscita (14'). Dopo la prima girandola di cambi, per¨°, gli Usa tirano per la prima volta in porta quando, da cross su punizione, Zimmermann di testa costringe Sirigu a un gran riflesso. Intanto, con l'ingresso dell'esordiente Kean che passa a fare il centravanti, Lasagna si sposta sulla fascia, con Grifo pronto ad accentrarsi. In una di queste situazioni proprio lui scaglia un gran tiro su cui Horvath vola ancora (25'). Con le squadre allungate, gli Usa si affacciano anche al tiro un paio di volte (pericolosamente con Wood al 34'), ma dopo che al 40' spreca l'ennesimo gol tirando alto da centro area, la sua sostituzione (accompagnata dai fischi per il giocatori dell'Udinese) libera la vena di Politano, che al 49' trova il guizzo giusto incuneandosi in area e segnando. ? la fine di un incubo. L'Italia ritrova il gol e anche la vittoria. Perch¨¦ il calcio in fondo ¨¨ semplice.
Massimo Cecchini
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