Normale avere un po' di amaro in bocca dopo tante prove molto positive, ma le macerie post Europeo risalgono solo a quattro mesi fa e il lavoro di ricostruzione in questo breve lasso di tempo ¨¨ stato enorme
Sognavamo una domenica di gloria sportiva, individuale e di squadra. Ma dopo il trionfo di Sinner alle Finals la doppietta non ¨¨ arrivata. La Nazionale di Spalletti stavolta ha steccato a San Siro contro la Francia, che si ¨¨ presa partita e primo posto. Ma ci siamo comunque qualificati in un girone con i transalpini e il Belgio, finendo secondi solo per differenza reti. Normale avere un poĄŻ di amaro in bocca dopo tante prove molto positive, ma non bisogna dimenticare da dove siamo ripartiti. Le macerie post Europeo risalgono solo a quattro mesi fa ed il lavoro di ricostruzione in questo breve lasso di tempo ¨¨ stato enorme. Certo bisogna correggere dei difetti, basti pensare agli ultimi sei gol consecutivi presi tutti da palla inattiva. Per brillare lĄŻItalia deve essere sempre al 100 per 100. La sconfitta non ci ridimensiona, per¨° ci fa stare con i piedi per terra. Il percorso ¨¨ ancora lungo. Ci sono nazionali forti come la Francia, lĄŻInghilterra, la Spagna, la Germania, il Portogallo. Una delle ultime tre la affronteremo a marzo nei quarti di Nations. Ieri abbiamo sofferto in mezzo al campo contro avversari di qualit¨¤ e prestanza. Non cĄŻ¨¨ stata pulizia di gioco, fluidit¨¤ di manovra, rapidit¨¤ di esecuzione. La Francia sempre in vantaggio si ¨¨ potuta chiudere e a noi ¨¨ mancata la qualit¨¤ per creare pericoli e trovare varchi. LĄŻItalia ¨¨ una squadra di assaltatori che negli spazi si pu¨° esaltare, se non li trova, ¨¨ pi¨´ difficile con tante mezzali di gamba.?
Spalletti dopo lĄŻEuropeo ha rivoluzionato il progetto, cambiato modulo e uomini: uno stop ci sta, non bisogna perdere lĄŻentusiasmo. Abbiamo una squadra giovane, bisogna insistere, sperando durante il cammino che deve portarci ai Mondiali (inaccettabile una terza mancata qualificazione) di trovare anche un giocatore di classe sulla trequarti in grado di regalare maggiore imprevedibilit¨¤. In questi ultimi mesi abbiamo rivisto gioco, identit¨¤, anima, voglia di lottare, freschezza e tante altre cose positive. A partire da una difesa solida, con il solito Donnarumma, vecchie garanzie (Acerbi e Di Lorenzo) punti fermi (Bastoni), nuove certezze (Buongiorno), in attesa di ritorni (Scalvini). Sugli esterni abbiamo giocatori di piede e di gamba come Dimarco e Cambiaso. A centrocampo fondamentale il recupero ad altissimi livelli di Tonali, che si aggiunge a Barella (due dei centrocampisti pi¨´ apprezzati in Europa) e a Frattesi, unico per capacit¨¤ di inserimento e di trovare il gol. Senza dimenticare Pellegrini in difficolt¨¤ ora nella Roma. Ancora alla ricerca del regista giusto, stiamo provando soprattutto Locatelli e Ricci. In attacco il campionato ci sta offrendo i due capocannonieri della A: Retegui che nellĄŻAtalanta non sbaglia un colpo e Kean rinato a Firenze, aspettando il rientro di Scamacca. Spalletti stima tanto Maldini jr e si augura il recupero di Zaniolo, giocatori che hanno potenzialmente colpi diversi dagli altri.?
Sappiamo di non avere il fuoriclasse assoluto, lĄŻattaccante da Pallone dĄŻOro, lĄŻuomo che da solo pu¨° decidere la gara. Con un convincente gioco di squadra per¨° si pu¨° colmare questo gap. Ma dobbiamo sempre essere al massimo, abbiamo gi¨¤ visto allĄŻEuropeo cosa pu¨° accadere quando lo stato di forma fisico e mentale non ¨¨ allĄŻaltezza. Niente drammi dunque, continuiamo a crederci e a lavorare. La strada intrapresa ¨¨ quella giusta. Il nostro fuoriclasse deve essere il gioco. Ce lo pu¨° dare solo Spalletti. E ce lo dar¨¤.
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