Mancini: "Contro l'Armenia far¨° 5-6 cambi. Mi aspetto tanto da Chiesa"
A Palermo, contro l’Armenia, per l’ultima pennellata al capolavoro: 10 vittorie su 10, inedito storico. E per chiudere un anno solare di sole vittorie. Ma anche, soprattutto, per rifinire ulteriormente il futuro, cio¨¨ l’avvicinamento a Euro 2020 testando alternative che da qui a giugno potrebbero diventare qualcosa di pi¨´. Roberto Mancini, nonostante la qualificazione da testa di serie in tasca, attende risposte importanti.
Mancini, ha letto i complimenti di Sacchi?L’ha indicata come esempio ai club che faticano a rinnovare il gioco?
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"Ringrazio, perch¨¦, detto da Arrigo, ¨¨ un complimento di grande valore. Il nostro obiettivo iniziale non era quello di vincere tutte le partite, ma di fare, appunto, qualcosa di diverso, di cercare un calcio vincente, coraggioso. I ragazzi hanno raccolto subito la sfida".
Un segreto della sfida vinta?
"Aver scelto giovani di buona tecnica, anche se magari non avevano altre qualit¨¤. Essere giovani vuol dire poter alimentare la corsa e il pressing che vogliamo. Se recuperiamo la palla vicino alla loro porta, ¨¨ pi¨´ facile fare gol e pi¨´ difficile subirlo. La tecnica ti consente di tener palla e di fare il nostro calcio offensivo".
Non l’ha sorpresa la velocit¨¤ con cui hanno recepito i principi nuovi? Molti allenatori di club, che possono lavorare tutti i giorni, fanno fatica o sono gi¨¤ stati licenziati dopo aver fallito la svolta.
"S¨¬, un po’ sono stato sorpreso. In genere in una Nazionale non accade. Ma ho avuto la fortuna di trovare un gruppo ottimo, ragazzi che si vogliono bene anche fuori dal campo e, soprattutto, ottimi giocatori. Io ero stupito, per esempio, che Jorginho e Verratti avessero giocato insieme cos¨¬ poco. Sono due ottimi giocatori, era scontato che avrebbero fatto bene in coppia".
Lacune da colmare?
"Ce ne sono, dobbiamo ancora crescere molto. Per esempio, a Zenica siamo arretrati troppo dopo il 2-0 e il 3-0. Pu¨° accadere se l’avversario te lo impone, ma in quel caso dobbiamo difenderci molto meglio di come abbiamo fatto venerd¨¬, chiudendo di pi¨´ gli spazi e pressando di pi¨´ nella nostra met¨¤ campo. Ma ricordiamoci che non siamo nati in Bosnia. Gi¨¤ nella partita di Bologna in Nations League con la Polonia, dopo un brutto primo tempo, avevamo fatto molto bene. A Genova abbiamo dominato l’Ucraina, che si ¨¨ qualificata all’Europeo, e a Milano abbiamo fatto altrettanto contro il Portogallo campione d’Europa. C’¨¨ stata una crescita continua".
Cosa si aspetta dall’ultima con l’Armenia?
"Dipender¨¤ anche dalla stanchezza. Vediamo quanto abbiamo recuperato. L’intenzione ¨¨ di fare 5-6 cambi. Giocheranno di sicuro Sirigu, Biraghi, Romagnoli, vedremo come sta Bonucci. Chiesa e Immobile senz’altro. Zaniolo? Vediamo…"
Chiesa?
"Mi aspetto una grande prova, da lui e da quelli che non hanno giocato in Bosnia, che devono dimostrare di meritarsi di esser qui. La partita per la classifica non conta, ma crescere vuol dire anche metterci la stessa concentrazione e le stesse motivazioni delle gare importanti. Le grandi squadre fanno cos¨¬".
Palermo ¨¨ pronta a tifare.
"Ci fa piacere essere qua. Il Palermo meriterebbe di giocare sempre in Serie A, per il pubblico e la passione. Abbiamo bisogno del pubblico per caricarci e il pubblico ha bisogno che noi per divertirsi… Aiutiamoci".
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