Amichevoli cos¨¬, a cinque giorni dal Mondiale della (nostra) penitenza, sono come dita nelle piaghe di un’amarezza e un senso di vuoto che dureranno per almeno un mese. Ma come diceva anche ieri Roberto Mancini, visto che bisogna espiare, tanto vale farlo provando a vedere un futuro, anche se ¨¨ il passato a tormentare l’Italia. Dunque a Tirana, nel quarto incrocio della storia azzurra con l’Albania, il c.t. ha sperimentato un po’: mescolando forze nuove e meno nuove, protagonisti dell’Europeo vinto e quelli che da marzo dovranno guadagnarsi il prossimo. Ne ¨¨ venuta fuori una partita con buone indicazioni, momenti di calo, qualche distrazione da correggere, ma nel complesso positiva. In particolare nelle risposte di Grifo, Raspadori, Verratti e anche Meret. Da segnalare anche il rientro dopo un anno di assenza di Chiesa e il debutto del baby Facundi a soli 16 anni (e ha anche sfiorato un gol di testa appena entrato). Unica ombra nella serata di Tirana, l’uscita dal campo di Tonali, caduto male dopo un contrasto e costretto ad accertamenti in clinica - comunque cosciente - dopo aver sbattuto la testa.
3-1 a tirana
Italia, vittoria... griffata: con la doppietta di Grifo battuta l’Albania. Mancini lancia il 16enne Pafundi
Italia sotto per il gol dell’empolese Ismajli al 16’, 4’ dopo il pareggio di Di Lorenzo. Poi l’uno-due dell’attaccante del Friburgo. Paura per Tonali, uscito in barella
le scelte
¡ªMancini sceglie il debutto da titolare per Meret e per il 18enne Scalvini (gi¨¤ esordiente pi¨´ giovane della sua gestione) nella linea a tre completata da Bonucci e Bastoni, con Di Lorenzo e Dimarco sulle fasce, il ritorno a centrocampo (non giocava dalla notte maledetta di Palermo, contro la Macedonia del Nord) di Verratti con Tonali, che il c.t. aveva bisogno di vedere pi¨´ di Barella, e davanti Zaniolo, Raspadori e Grifo. Con il giallorosso a sdoppiarsi, un po’ mezzala offensiva e un po’ esterno d’attacco. L’Albania come sempre ¨¨ disegnata da Reja con il 3-5-2: gli "italiani" sono cinque (Berisha, Ismajli, Kumbulla, Hysaj e Bajrami), con Broja, il centravanti del Chelsea, a guidare l’attacco completato da Uzuni.
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primo tempo
¡ªL’Italia parte aggressiva, sciolta, sfiora il gol con una doppia chance per Raspadori, murato da Berisha, e sugli sviluppi per Zaniolo che allarga fuori, ma al 16' incassa il primo gol della sua storia con l’Albania: a Bastoni scappa un fallo su Broja, Bajrami batte uno spiovente lunghissimo e tutta la difesa azzurra ¨¨ troppo bassa sui saltatori di Reja. Svetta pi¨´ degli altri l'empolese Ismajli, troppo libero con la complicit¨¤ di Bonucci, e Meret vede spegnersi il colpo di testa arcuato sul palo alla sua sinistra. Ma la reazione azzurra ¨¨ importante e dopo 4’ arriva l’1-1 di Di Lorenzo, che su assist dalla sinistra di Grifo si infila bene fra Leniani e Mihaj: tap in perfetto e pareggio. Altri 5’ e dopo un’altra chance mirata alta da Zaniolo arriva il 2-1, bellissimo: Raspadori aggira Kumbulla, non cede alla tentazione di tirare ma allarga sulla sinistra per Grifo, che non pu¨° sbagliare. E non ¨¨ un errore, ma solo sfortuna, anche quello di Zaniolo al 47’: ancora Raspadori gli mostra la porta, ma il suo sinistro viene respinto dal palo.
secondo tempo
¡ªE’ un’altra Albania quella che rientra in campo nella ripresa. Dopo 4’ Meret deve respingere un colpo di testa di Kumbulla e al 9’ Uzuni pareggia la traversa colpita 2’ prima da Grifo, costringendo il portiere azzurro ad una nuova parata su Roshi. E la traversa ¨¨ ancora benevola con l’Italia al 17’, quando respinge una deviazione di Scalvini su tiro di Bajrami; il brivido del tiro successivo di Lenjani viene spento da Bonucci, che salva sulla linea. E’ il momento di maggior difficolt¨¤ dell’Italia, ma ¨¨ ancora Grifo a chiudere il discorso, finalizzando un’azione avviata da Zaniolo e rifinita da Verratti. Neanche sul 3-1 l’Albania molla e serve il miglior Meret altre due volte, su Roshi e una semirovesciata di Skuka, prima che Pafundi, appena entrato, faccia gridare al gol. Un altro segnale di un altro futuro che Mancini sta faticosamente iniziando a disegnare.
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