Il tema del giorno
? l¡¯Italia dei mediani fondata sul lavoro. E il 10? Lo fa Barella
L¡¯Italia ¨¨ una squadra fondata sul lavoro. Che bella la Nazionale dei mediani che ¨¨ andata a vincere in Belgio, terra di miniere e di fatica. Viene in mente il primo presidente di Arrigo Sacchi al Fusignano, Seconda Categoria, Alfredo Belletti, ex partigiano, prof di latino e musicista. Il giovane Arrigo, 27 anni, allenatore debuttante, gli chiese un libero. Belletti usc¨¬ dallo spogliatoio con una maglia numero 6 e ordin¨°: "Costruiscitelo".?
buon cuoco
¡ª ?A Spalletti avrebbe fatto molto comodo un 10 nel solco della tradizione dei Rivera, Antognoni, Baggio, Zola, Totti, Del Piero... Ma un trequartista di quella stoffa ci manca da tempo e allora Spalletti se lo ¨¨ inventato. Non Pellegrini, non Raspadori, ma Nicol¨° Barella, un piccolo guerriero cresciuto lottando e recuperando palloni davanti alla difesa. Lodetti che fa Rivera, Bonini che fa Platini. Rivoluzione di classe. Alle sue spalle, altri tre combattenti, macinatori di chilometri: Frattesi, Rovella e Tonali. Il buon cuoco fa cos¨¬: apre la dispensa e considera gli ingredienti a disposizione per ricavarne il piatto migliore.?
in mezzo al campo
¡ª ?Oggi il calcio italiano esprime il meglio in mediana, ragazzi di cuore e di gamba: Tonali, che la Premier League ha pagato a peso d¡¯oro, Barella, che ¨¨ sul taccuino di tutti i top club... Non abbiamo i 10 e i 9 di una volta da mettere in vetrina e neppure alette geniali alla Yamal, perci¨° il cuoco Spalletti, opportunamente, ha cucinato la Nazionale dei mediani. Ma non si ¨¨ limitato a buttarli in pentola e ad accendere il fuoco. Il bello ¨¨ come li ha rosolati e come li ha impiattati. Il gol del vantaggio ¨¨ un manifesto: Barella si sfila dalla casella del trequartista, arretra, riceve palla da Di Lorenzo che irrompe di corsa e glielo restituisce. Il terzino del Napoli arriva sul fondo e crossa basso per Tonali che spinge in rete, come ai tempi dello scudetto di Pioli contro Verona e Lazio. Tonali ha riempito lo spazio svuotato da Barella. Questa ¨¨ la vera anima della nuova Italia di Spalletti: quattro centrocampisti che ruotano scambiandosi posizioni e funzioni e togliendo riferimenti fissi agli avversari. Come accadeva nell¡¯Italia di Prandelli.?
personalit¨¤
¡ª ?Rovella ha debuttato con la personalit¨¤ di un trentenne. Il Belgio nel primo tempo non ci ha capito nulla, dominato dall¡¯inizio alla fine: 0 tiri in porta, 0 corner, non pi¨´ del 40% di possesso. Ma osserviamo ancora la fotografia del gol. Nell¡¯area belga non ci sono solo il braccetto destro (Di Lorenzo) e un mediano (Tonali), c¡¯¨¨ anche un quinto (Dimarco). L¡¯Italia attacca in massa, anche con i difensori e riempie l¡¯area a ogni ondata. Perch¨¦ dire Nazionale di mediani non significa Nazionale difensiva. Questi sono mediani di seconda generazione, con il colletto bianco.?
difensori che fanno i play
¡ª ?Cos¨¬ come lo sono i difensori. Bastoni ¨¨ il primo play azzurro. Spostiamoci nella ripresa a osservare una delle tante azioni con cui l¡¯Italia ha sfiorato il raddoppio: lancio di Dimarco per Buongiorno, che fa sponda per Di Lorenzo stoppato a un passo dal gol. Tutti attaccano, tutti difendono, un calcio totale che ha reso omaggio alla vicina Olanda. Nel secondo tempo, grazie all¡¯inserimento di esterni pi¨´ offensivi, il Belgio ¨¨ cresciuto. Lukaku, fatto prigioniero da un imperioso Buongiorno, ¨¨ evaso un paio di volte alla vecchia maniera e ci ha messo qualche brivido, ma la sofferenza ha scoperto una virt¨´ in pi¨´ della nuova Italia: la capacit¨¤ di resistere, solidale e compatta, Per quanto col colletto bianco, un mediano resta un mediano, nato per la lotta. A una Nazionale di mediani non mancher¨¤ mai il cuore e, a palla persa, presser¨¤ per istinto, prima ancora che lo ordini il ct.?
svolta
¡ª ?Quattro vittorie e un pari dopo l¡¯apocalisse svizzera. Molto pi¨´ di una svolta. Raggiunti i quarti di Nations League. Un pari domenica contro la Francia ci darebbe il primo posto nel girone. Un altro bel test di crescita quello di San Siro, senza dimenticare comunque che il Belgio sta tre gradini sopra di noi nel ranking Fifa. Non era un materasso. Abbiamo ritrovato una Nazionale da amare. Non avr¨¤ il talento puro di Sinner, ma averli visti vincere insieme, la Volpe Rossa e gli azzurri, ¨¨ stato bello. Nello stesso gioved¨¬ televisivo, un tempo regno indiscusso del mitico Mike Bongiorno: "Allegria!".
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