Il c.t. a Roma insieme alla squadra per la celebrazione dei 120 anni Figc. La speranza del Presidente Mattarella: “Spero che il mio successore festeggi come Pertini e Napolitano...”
Roberto Mancini con Sergio Mattarella, Getty Images
All’apice di un anno di celebrazioni, l’Italia del calcio, di ieri e di oggi, con i suoi campioni e le sue autorit¨¤, si ritrova al Quirinale, per festeggiare i suoi 120 anni di vita, con gli occhi ancora pieni delle immagini del successo della Nazionale in Polonia. Un anno di feste, iniziative, mostre itineranti, ma “il momento pi¨´ alto ¨¨ qui, oggi - ricorda Roberto Fabbricini, commissario straordinario per un’ultima settimana -: ospiti della casa degli italiani”.
PI? STADI —
Il primo ospite a parlare ¨¨ il presidente dell’Uefa Ceferin, che ha per il nostro calcio parole dolci e rimproveri decisi. “In Italia il calcio ¨¨ la pi¨´ bella delle storie d’amore. Una storia che toglie il sonno, che alimenta illusioni e causa gioie e delusioni al di l¨¤ di ogni immaginazione”. Ricorda il “vero dramma nazionale che avete provato non qualificandovi al Mondiale: come Romeo senza Giulietta, come La Gazzetta dello Sport senza il rosa”. Traccia la strada per ripartire: “Dovete prendere decisioni coraggiose. Investite in stadi moderni: avere uno stadio nuovo non ¨¨ una spesa, ma un investimento, come ha intuito il mio amico Andrea Agnelli. E vi aiuterebbe a ospitare grandi eventi come l’Europeo. Avete ingegno e uomini capaci - sottolinea -, come il mio vicepresidente Michele Uva. Non avete bisogno di eroi, ma di decisioni che vi facciano recuperare il ruolo di leadership che meritate”. Il presidente del Coni evidenzia i meriti della Federcalcio, “se ci viene riconosciuta tanta credibilit¨¤ ¨¨ anche, soprattutto per la storia del calcio italiano. Aspettiamo fiduciosi i successi dell’Under 21 al prossimo Europeo che ospiteremo e delle ragazze che disputeranno il Mondiale dopo venti anni”.
L’ALLENATORE —
"? emozionate salire al Quirinale e incontrare il presidente della Repubblica. Questa giornata ¨¨ stata pi¨´ emozionante di ieri sera, perch¨¦ quella era una partita di calcio dove si pu¨° perdere o vincere, per¨° occasioni come questa non capitano spesso". Cos¨¬ il c.t. azzurro Roberto Mancini a margine della delle celebrazioni: “Contro il Portogallo dovremo confermarci e provare a vincere, poi tireremo le somme per il primo posto nel girone. Ora sono un po’ superiori a noi ed ¨¨ normale, sono sempre i campioni d’Europa in carica”. Sulla squadra e il ritorno al successo contro la Polonia: “L’attacco per ora va bene cos¨¬, ci sono i giocatori giusti per poter giocare in questo modo. Conta di pi¨´ l’aspetto propositivo dei ragazzi, ¨¨ la cosa pi¨´ importante”. Il Presidente Mattarella ha detto che spera che il suo successore possa festeggiare in Qatar nel 2022: “Anche noi speriamo, per¨° ¨¨ abbastanza lontano. Le pressioni gi¨¤ sono dei giornalisti, altre non ne servono, ¨¨ ovvio che vorremmo vincere ogni partita ma non pu¨° sempre accadere”.
I GIOCATORI —
Capitan Chiellini parla a nome dei compagni, ricorda l’amico Buffon, da cui ha raccolto “fascia ma innanzitutto insegnamenti”. Cita le due parole che sintetizzano il sentimento azzurro di questi tempi: “Unit¨¤ e ripartenza, cos¨¬ torneremo a competere per vincere. Dobbiamo avere basi solide: sono felice che le nostre giovanili abbiamo raccolto successi quest’anno. Noi per loro siamo degli esempi: trasmettiamogli i giusti valori”. Sara Gama, capitano delle donne, emozionatissima, ricorda la “fatica perch¨¦ il nostro movimento emergesse. Oggi possiamo festeggiare noi stesse, finalmente siamo cresciute, tanta gente ora ci riconosce, ma non tutti sanno quanti sacrifici abbiamo fatto per trovare una nostra dimensione. Il Mondiale ¨¨ il primo passo del nostro percorso di crescita”.
Emozione azzurra al Quirinale per i 120 anni della Figc
IL PRESIDENTE —
Infine, il padrone di casa, il Presidente Sergio Mattarella, nel suo intervento parte proprio dai “sacrifici delle donne”, e dal “grande risultato che avete ottenuto con la qualificazione al Mondiale”. Cita il “vanto che i nostri arbitri rappresentano nel panorama internazionale”. Ricorda “la grande responsabilit¨¤ che ha il calcio, l’attenzione che deve avere ad aggiornarsi. Giusto invocare stadi di propriet¨¤ e sviluppo dei vivai, che siano luoghi dove emergano giovani talenti. Vi esorto a cercare il punto di equilibrio tra interessi economici e sport, perch¨¦ il primo non prevalga mai sul secondo. E alle societ¨¤ chiedo di mantenere il giusto rapporto con la tifoseria, perch¨¦ sia sempre improntato alla passione. Mi auguro che il mio successore abbia il privilegio di vivere una finale mondiale nel 2022, come fecero Pertini e Napolitano”. Ed ¨¨ certamente l’augurio di tutti gli italiani.
Alessandro Catapano
© RIPRODUZIONE RISERVATA