Tacconi: "Marchetti alla Juve
L'Italia purtroppo uscirà presto"

L'ex portiere di Juventus e Nazionale parla di numeri 1 e di Mondiale: "Marchetti da grande squadra? Bisogna provarlo, per me va alla Juventus, che poi lo girerà ad un'altra squadra. Sirigu mi piace, ma deve ancora crescere. L'Italia farà una brutta fine, purtroppo. Lippi porta alcuni giocatori cotti"

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Stefano Tacconi. Liverani

MILANO, 15 maggio 2010 - Il Sudafrica è dietro l'angolo, molto più di vicino di quanto suggerisca la geografia. Al primo Mondiale africano mancano solo 27 giorni, ed a Stefano Tacconi, ex portiere della Nazionale e bandiera della Juventus, abbiamo chiesto un'analisi dei numero uno che vedremo tra i pali, alla luce delle fresche convocazioni dei 32 c.t. delle squadre si daranno battaglia dall'11 giugno.

NAZIONALE — Partiamo dall'Italia. Lippi nelle lista dei 30 azzurri, da limare a 23, ha inserito - oltre al titolare Buffon - Marchetti, De Sanctis e Sirigu. Marchetti - che ha sostituito Amelia come secondo portiere rispetto alla Confederations Cup - e Sirigu sono il nuovo che avanza, anche in prospettiva? "Non c'è altro, il campionato non ha prodotto altro. E De Sanctis va bene come terzo portiere, per l'esperienza che possiede. Marchetti da grande squadra? Bisogna provarlo, per me va alla Juventus, che poi lo girerà ad un'altra squadra. Sirigu mi piace, ma deve ancora crescere molto, Marchetti è più pronto di lui per un eventuale salto in un grande club".

PROSPETTIVE AZZURRE — "L'Italia farà una brutta fine, purtroppo. Come già fece Bearzot in Messico nel 1986, dopo il trionfo in Spagna del 1982, Lippi porta alcuni azzurri in Sudafrica per riconoscenza, perché gli hanno fatto vincere il titolo in Germania, ma ci sono giocatori cotti, come Grosso e Cannavaro, che non sono in condizione di disputare un grande Mondiale. Vedo in semifinale Brasile, Argentina, Inghilterra, e poi una tra Spagna, Germania e una sorpresa".

Marchetti, De Sanctis e Sirigu. Ansa

L'ELITE DEL RUOLO — "Casillas e Julio Cesar sono sempre i nomi più importanti, oltre a Buffon, del panorama internazionale, quelli che ti fanno vincere i Mondiali. I problemi cronici in porta dell'Inghilterra? La squadra di Capello è così forte che non ha poi così bisogno di un grande portiere. Muslera e Andujar protagonisti con Uruguay e Argentina dopo i buoni campionati con Lazio e Catania? Hanno migliorato in Italia, acquisendo valore, come è successo a molti portieri brasiliani nel recente passato. Muslera ha sbagliato tanto a inizio carriera in serie A, come fanno tutti oggi; in passato si sbagliava meno, perché se capitava poi non giocavi più, adesso invece alcune squadre ruotano più portieri".

DONI E FREY — Come la Roma. Julio Sergio è diventato il titolare, ma il c.t. della Seleçao Dunga ha convocato Doni, che pure in giallorosso fa la riserva del connazionale. "Doni è sempre stato nel giro della nazionale, hanno giocato metà campionato per parte, a Roma. E Doni dà più garanzie di esperienza ad alto livello, la sua convocazione ci può stare. Frey fuori ancora una volta dalla rosa della Francia? Ha sempre detto che ha litigato con l'allenatore Domenech. Se il c.t. non ti vede c'è poco da fare".

DIDA — "Il suo calo di rendimento degli ultimi anni? E' per colpa di problemi fisici, non tecnici, se un portiere si rompe ogni 5 minuti...".

VOLATA SCUDETTO E INTER DA CHAMPIONS — "Per l'Inter sarà più difficile giocare a Siena che contro il Bayern il 22 maggio a Madrid, per una questione psicologica: perché i giocatori avranno paura di farsi male e saltare la finale di coppa, e rischiano così di 'tirare indietro la gamba' al Franchi. Quindi la Roma ha ancora un'opportunità. Ai miei tempi - quando ci si trovava nella situazione dei giallorossi - si confidava in un aiuto alla squadra che affrontava la rivale, che poteva intimorire gli avversari, sfruttando i loro timori fisici. Allora funzionava così".

TESTIMONIAL — Tacconi, un passato da numero 1 di super livello, si propone adesso come testimonial, di Ballantine's, veste con la quale questo pomeriggio è a Rozzano, vicino Milano. "Un tempo in porta ero bravo, vediamo se - come piano B, quello che reclamizza il prodotto cui do l'immagine - riuscirò a propormi sullo stesso livello".