Platini: "Dall'Uefa tolleranza zero"
E Blatter se la prende con l'Italia

Processati per direttissima un tifoso del Genoa incensurato per "resistenza a pubblico ufficiale" e due tifosi serbi. La Uefa apre ufficialmente un'inchiesta: sanzioni anche per l'Italia? Previsti provvedimenti entro il 28 ottobre. Il sindaco Marta Vincenzi: "Va fatta chiarezza sulle responsabilitá degli incidenti. Si poteva intervenire per impedire che a questa gente venisse permesso di passare la frontiera"

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La Polizia allo stadio. Ap

MILANO, 13 ottobre 2010 - Il giorno dopo è quello della ricerca delle responsabilità, oltre quelle dei tifosi serbi arrestati (sedici in tutto, più un italiano). Oggi alle 10.15 era prevista una conferenza stampa del questore di Genova, ma è stata annullata. Si è svolto regolarmente, invece, l'incontro nella sede dell'Osservatorio Nazionale per le manifestazioni sportive in via Panisperna 300 a Roma. A parlare Roberto Massucci, componente dell'Osservatorio Nazionale, e i vertici della Federcalcio. Parla anche Michel Platini, presidente Uefa: "Sono rimasto choccato nel vedere le immagini di Italia-Serbia di ieri. Attendo i risultati dell'inchiesta e le decisioni della Disciplinare e ricordo a tutti che la Uefa segue una linea di tolleranza zero nei confronti della violenza degli stadi". Ma le parole più dure le spende Joseph Blatter.

COLPE ITALIANE — Nel corso di una visita a Londra, il presidente Fifa ha reso merito all’Inghilterra per "la grande eredità" lasciata al mondo del calcio in termini di sicurezza negli stadi: "Voi avete fatto sì che tutti gli stati del mondo oggi siano più sicuri - ha detto -. Se solo tutte le federcalcio del mondo e i loro campionati avessero gli stadi che avete voi, nel gioco del calcio ci sarebbe molto più fair play". Poi la stoccata all'Italia: "In Inghilterra non sarebbe mai successo, non avremmo mai visto tutto quello che è successo a Genova".

Una borsa con fumogeni sequestrata. Ansa

TRE condannatI — La prima condanna è a sorpresa per un diciottenne genoano: il processo per direttissima ha portato a una condanna di tre mesi per un incensurato tifoso del Genoa, di 18 anni. sarebbe stato coinvolto in alcuni scontri con ultrà serbi, cercando di difendersi con un bastone e poi venenedo arrestato per "resistenza a pubblico ufficiale". Non dovrebbe essere per direttissima, invece, il processo a Ivan Bogdanov: gli inquirenti vogliono aggiungere altri capi di imputazione oltre alla violazione della Legge 401/89-art.6bis e 6ter sull'ordine pubblico durante le manifestazioni sportive e il porto di oggetti atti a offendere. Condannati anche (sempre per direttissima), due tifosi serbi: Milos Petrovic, 20 anni, sorpreso a rubare un paio di scarpe da un negozio del centro di Genova, e Nicola Arsic, condannato a 6 mesi di reclusione (con pena sospesa) per resistenza a pubblico ufficiale e porto di oggetti atti a offendere.

inchiesta uefa — L'Uefa ha ufficialmente annunciato l'apertura di un'inchiesta sui disordini avvenuti ieri a Genova e ha chiesto alla Federcalcio italiana l'acquisizione di immagini video della serata del Luigi Ferraris, da aggiungere ai referti di arbitro e delegato per la gara con i serbi (già arrivati nella sede di Nyon): il tutto sarà integrato da ulteriore materiale di indagine. Una volta completato il dossier con l'assistenza dei referti di arbitro e delegato, la questione verrà sottoposta all'indipendente commissione disciplinare "per ulteriori esami e possibili sanzioni". E le prime indicazioni sottolineanao qualche rischio anche per l'Italia. "Oltre alla responsabilità di chi provoca incidenti, i regolamenti Uefa prevedono anche quella della Federazione che organizza la partita e che deve garantire la sicurezza nello stadio e il regolare svolgimento dell'incontro": lo ha detto oggi all'Ansa Rob Faulkner, portavoce Uefa, commentando gli incidenti di ieri allo Stadio Luigi Ferraris di Genova. "Non possiamo dire ancora nulla in previsione dell'inchiesta che sarà portata avanti dalla Commissione disciplinare - ha aggiunto il portavoce dell'Uefa - ma ricordo che i nostri regolamenti prevedono non soltanto una sanzione per azioni premeditate da parte di una delle due tifoserie ma anche una corresponsabiltà della federazione ospitante per non aver adeguatamente garantito l'ordine pubblico". Faulkner ha aggiunto che l'Uefa "per stabilire l'esatta attribuzione delle responsabilità prenderà ora in esame tutta una serie di elementi fra i quali anche l'eventuale scambio di informazioni tra le federazioni su eventuali azioni delle tifoserie".

La conferenza stampa con Massucci e Valentini. Ap

DECISIONI ENTRO IL 28 — "Il 28 di questo mese la commissione disciplinare dell'Uefa valuterà quanto successo e forse prenderà le prime decisioni; in un secondo tempo, la parola toccherà al jury d'appel". Lo ha detto il direttore generale della Federcalcio, Antonello Valentini, nella conferenza stampa convocata presso l'Osservatorio sulle manifestazioni sportive. "Tra i capisaldi della giustizia sportiva internazionale - ha spiegato Valentini in riferimento a possibili sanzioni anche per la nostra federazione - c'è l'istituto della responsabilità oggettiva, è una cosa nota, l'Uefa valuterà tutti gli aspetti e noi seguiremo serenamente l'iter. La partita di ieri sera è stata sospesa su decisione dell'arbitro che sul campo è l'unico competente ad assumere decisioni del genere. Tutto il resto - ha concluso Valentini - attiene alle competenze del delegato Uefa che sta scrivendo la sua relazione: il referto dell'arbitro e la relazione del delegato".

il sindaco: "fare chiarezza" — Intanto si fa sentire anche il sindaco di Genova, Marta Vincenzi: "Quanto avvenuto ieri sera a Genova non è paragonabile a quanto avvenuto per il G8 nel 2001, ma mi vengono i brividi a pensarci. Questo collegamento per noi è necessario perchè quel lutto non lo abbiamo ancora superato. Si era parlato di gara del fair-play, così doveva essere e non è stato. Si poteva intervenire per impedire che a questa gente venisse permesso di passare la frontiera. Va fatta chiarezza - aggiunge il sindaco - sulle responsabilitá degli incidenti. Non è possibile distruggere una giornata festosa e portare un'ombra ancora più pesante". Una prima stima dei danni provocati in città, ammonta a 80 mila euro.