Under 21 appesa a Balotelli
Casiraghi: "Lo voglio più continuo"

Alla vigilia del decisivo doppio confronto con Ungheria (stasera) e Lussemburgo (martedì) il c.t. dosa pressione e serenità: "La posta in palio è alta, ma dobbiamo vincere attraverso il gioco. E Mario deve fare una grande gara, per sé e per gli altri"

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Mario Balotelli con la maglia dell'Under 21. Reuters

GYOR (Ungheria), 12 novembre 2009 - Una sconfitta (col Galles), una vittoria (col Lussemburgo) e un pareggio (con la Bosnia): questo finora il ruolino di marcia dell'Under 21 nelle qualificazioni europee. E una situazione di classifica non buona, con 9 punti di stacco dalla capolista Galles che ha però giocato due match in più degli azzurrini. Ma con anche la prospettiva di avere ancora 5 incontri per rimettersi in carreggiata. I primi due match sono imminenti: domani alle 16 gli azzurrini di Casiraghi se la vedranno con i pari età dell'Ungheria, e martedì affronteranno ancora il Lussemburgo.

Vito Mannone è nato a Desio il 2 marzo 1988. Reuters

parla casiraghi — Un pareggio in casa con la Bosnia e la sconfitta in Galles mettono l’Italia Under 21 di Casiraghi nella situazione più "comoda" possibile: fare calcoli non serve, bisogna solo vincerle tutte. Altrimenti ciao Europeo 2011 e quindi Olimpiade 2012. "Io però non voglio che i ragazzi sentano troppo la pressione - spiega il c.t. dal ritiro di Gyor -, voglio che vadano in campo e giochino come sanno. Voglio vincere attraverso il gioco, facendo la gara e trovando concretezza sotto porta. La squadra è in crescita e ha la grande opportunità di far vedere che non ha mollato". Per raggiungere l’obiettivo, conta più la motivazione del modulo (sai che novità), quindi Casiraghi non dà certezze, ma qualche indicazione sì. "Voglio una squadra equilibrata e mi regolerò in base agli uomini a disposizione. Per questa doppia trasferta (martedì si gioca in Lussemburgo, ndr.) ho avuto in prestito Santon, che è il più giovane ma pure il più esperto, e chiamato due esterni di ruolo come Mustacchio e Schelotto". Tutto fa dunque pensare a un 4-4-2 con il "gunner" Vito Mannone in porta (Fiorillo è pure febbricitante), Mustacchio (ma anche il reduce dal Mondiale Under 20 è acciaccato) e Santon larghi a centrocampo e l’inedita coppia d’attacco Balotelli-Marilungo. "Mario ha potenzialità incredibili. Deve fare una grande gara per sè e per noi. Lo voglio più continuo e concreto. Guido ha due presenze e non mi ha mai deluso". Cercasi gol. E non cartellini, visto che tra i sette diffidati ci sono anche i due attaccanti.

esordienti e non — Infortunato Paloschi (al suo posto l'attaccante del Manchester United Federico Macheda), Casiraghi punta molto sul rientro di Santon e confida nell'estro acerbo ma già ispirato di Balotelli. Ma oltre ai blocchi estratti dalla serie A e dalla serie B, alla doppia trasferta partecipa anche un bel lotto di esordienti, dal centrocampista del Cesena Ezequiel Schelotto, a Michele Cremonesi, difensore della Cremonese convocato al posto dell'infortunato Bellusci, l'unico a giocare in prima divisione ma già "battezzato" nelle giovanili azzurre con Rocca, fino ad arrivare agli "stranieri" Fabio Borini attaccante del Chelsea e Vito Mannone, ventunenne portiere dell'Arsenal. Questa la sua storia: scuola Atalanta, a 17 anni ha salutato e se n'è andato in Inghilterra. Eppure sarebbe rimasto a Bergamo "se solo mi avessero trattato meglio". Se, cioè, avessero dimostrato di puntare su di lui come invece hanno fatto gli inglesi, che da subito lo inserirono in prima squadra e che adesso, dopo le ottime prestazioni in Premier e Champions tra settembre e ottobre, gli hanno proposto di allungare il contratto in scadenza nel 2012. Vito, intanto, si gode la sua prima maglia azzurra, quella dell'Under 21 ("La considero una rivincita") e si racconta in esclusiva su Sportweek in edicola sabato con la Gazzetta. La vita a Londra, i rapporti con l'allenatore Wenger e il rivale nel ruolo Almunia, la durezza del calcio inglese: di tutto questo parla il calciatore di origini milanesi. E alla domanda se pensa di tornare a giocare in Italia, risponde: "Sicuramente. E sogno di farlo nel Milan".