Troppo bello. L’Italia ¨¨ la regina d’Europa. Ha vinto con merito, ha saputo recuperare una partita che sembrava persa come riescono a fare soltanto le grandi squadre. E finalmente Wembley ¨¨ in silenzio, dopo aver fischiato, ululato, gridato. Ora guarda Donnarumma che aspetta l’abbraccio di tutti i compagni accendendo l’orgoglio di chi ¨¨ l¨¬, in mezzo agli inglesi e di chi ¨¨ qui, in Italia, a casa o per le strade. Ogni italiano in queste due ore ¨¨ tornato a sentirsi un gigante. Cancellati anni di delusioni, dimenticata l’onta della mancata qualificazione al mondiale russo.
L'editoriale
Siamo tornati grandi in soli due anni e adesso grandi vogliamo restare
L’Italia ¨¨ regina d’Europa con merito: ¨¨ la vittoria di Mancini, ¨¨ il successo del gruppo. E ora si guarda ai Mondiali
Mancini
¡ª? la vittoria di un gruppo, ¨¨ la vittoria di Mancini che l’ha saputo creare e guidare l¨¤ dove nessuno credeva fosse possibile arrivare in cos¨¬ poco tempo. Due anni fa guardavamo da spettatori la Francia che conquistava il campionato del mondo. Ora sono Mbapp¨¦ e Pogba che ci guardano mentre tiriamo su la coppa: i campioni d’Europa siamo noi. Eppure la partita dopo il gol di Shaw aveva preso la piega ideale per gli inglesi. Segnare in appena due minuti alzando al massimo il volume della bolgia di Wembley, che aveva fischiato poco prima l’inno fregandosene degli appelli al fair play, ¨¨ stato il pi¨´ bello dei regali per Southgate. Un generale fortunato, che si ¨¨ trovato in braccio un torneo costruito per portare l’Inghilterra all’ultimo atto, con pochissimi meriti tecnici. Va riconosciuto che nell’occasione del vantaggio sono stati abili a saltare il pressing azzurro, come va riconosciuta a Kane la capacit¨¤ di sorprenderci in un ruolo spesso da rifinitore, dimostrando di essere un attaccante moderno. Nel primo tempo soltanto Chiesa era stato capace di inventare qualcosa, superando lo stordimento che aveva di fatto messo il limitatore di pericolosit¨¤ a quasi tutta la squadra.
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Recupero
¡ªL’Italia per la prima volta in questo Europeo era andata sotto, nella partita sbagliata, nello stadio sbagliato. Pickford non aveva dovuto compiere lo sforzo nemmeno di una parata. Non che l’Inghilterra avesse fatto poi molto altro, ma in fondo le andava bene cos¨¬. Cos’altro chiedere a una finale, se non andare in vantaggio senza poi correre uno straccio di rischio? Oltre al ricorrente problema in attacco, avevamo pagato le difficolt¨¤ dei piccoli di centrocampo.
Le due mosse
¡ªMancini ha per¨° cambiato tutto con due mosse: mettendo Cristante e Berardi al posto di Barella e Immobile. Ha ottenuto cos¨¬ il doppio risultato di aumentare il peso a centrocampo e rendere meno semplice il lavoro dei centrali inglesi. Il pari di Bonucci, voluto e meritatissimo davanti ai tifosi italiani, ¨¨ arrivato al culmine di una pressione azzurra finalmente continua. L’Inghilterra ha perso improvvisamente la convinzione che ormai la Coppa stava gi¨¤ nella sua bacheca, accanto alla Coppa Rimet del gol fantasma di Hurst, svelando in pochi minuti tutti i propri difetti. Di l¨¬ in avanti l’Italia ha fatto molto meglio, alimentando la convinzione che in uno stadio neutro non ci sarebbe stato match e non si sarebbe arrivati nemmeno ai supplementari. L’Inghilterra ha sfruttato dall’inizio del torneo tutti i vantaggi possibili di un tabellone diciamo fortunato.
L’effetto Wembley
¡ªSenza l’additivo di Wembley non vale n¨¦ il Belgio, n¨¦ la Francia. Questa Italia ¨¨ capace di batterla tutti i giorni della settimana e due volte la domenica. Accanto a Donnarumma consacrato il portiere pi¨´ forte del modo, hanno giganteggiato Bonucci e Chiellini. Chiesa ¨¨ stata la sorpresa pi¨´ bella, Jorginho si ¨¨ confermato un centrocampista di qualit¨¤ assoluta. Ma l’Italia ha conquistato l’Europa con tutto il suo gruppo. In campo e in panchina. E con tutto il suo gruppo guarda ora ai Mondiali in Qatar. Siamo tornati grandi. E grandi vogliamo restare.
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